Roma, Mazzone: “La squadra è cresciuta. Zeman ha raccolto meno di quello che merita”

Le dichiarazioni dell’ex tecnico della Roma sui progressi fatti dalla formazione di Zeman, su Totti e su De Rossi

Carlo Mazzone quando allenava il Bologna (Getty Images)
Carlo Mazzone quando allenava il Bologna (Getty Images)

ROMA MAZZONE SQUADRA CRESCIUTA ZEMAN / ASROMALIVE.IT – Domenica sera si giocherà Napoli – Roma. Carlo Mazzone è sicuramente molto più legato alla realtà romana: è stato tecnico giallorosso dal 1993 al 1996 ma ha fatto anche parte della rosa nel 1958/1959. Ha, però, anche allenato il Napoli, nella stagione 1997/1998. Intervistato dal quotidiano Il Tempo, Sor Magara, come lo chiamano a Roma, ha parlato di alcuni aspetti della squadra di Zeman:

È quella vista col Milan la Roma di Zeman?
«Alla Roma auguro di aver trovato i meccanismi di gioco che vuole l’allenatore. Rispetto all’inizio, ho visto un miglioramento totale. Da esperto di calcio, appassionato della Roma, e allenatore vecchio stampo, controllo gli sviluppi di gioco sia offensivi che difensivi e vedo che la squadra è cresciuta. Zeman si conferma un allenatore che raccoglie meno di quello che merita».

In prospettiva, questa Roma dove può arrivare?
«La Roma è imprevedibile come il suo allenatore. Può fare cose importanti, ha giovani di grandi qualità e un allenatore che li impiega a seconda delle loro caratteristiche tirando fuori il meglio da ciascuno».

Che tipo di percorso sta facendo De Rossi?
«Non so cosa possa essere successo. De Rossi è un grande giocatore che a volte si perde in situazioni che non gli competono, si lasca coinvolgere in polemiche e comportamenti sbagliati. Il mio consiglio è di lasciarsi alle spalle tutte le voci che lo riguardano e fare la cosa che gli riesce meglio: giocare a calcio».

Per Totti il tempo sembra non passare mai, rispetto a quando lo allenava lei, che tipo di giocatore è diventato?
«Il tempo gioca a suo vantaggio. Con me aveva ancora il biberon in bocca, senza offesa, e devo ammettere di aver individuato in lui un grande campione. Come diciamo a Roma, penso di averci azzeccato, anche se i miei meriti si riducono rispetto ai suoi. Tutto si può dire meno che Mazzone non avesse capito, a suo tempo, il valore del giocatore e dell’uomo Totti. Vorrei anche aggiungere che, oltre a lui, ho avuto l’onore di allenare giocatori come Baggio, Pirlo, Antognoni».

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