PARLA IL TRAP / ASROMALIVE.IT – “Un anno e mezzo fa sono stato contattato dalla Roma per allenare la squadra. Ma non era la prima volta, in diverse occasioni sono stato vicino alla società giallorossa“. Parola di Giovanni Trapattoni, ex ct della Nazionale italiana ed ex allenatore di Juventus, Inter e Milan ai microfoni di Radio Manà Manà Sport. Non solo Roma, l’attuale commissario tecnico dell’Irlanda rivela di aver avuto contatti anche con la Lazio: “Ma non è mai andato in porto nulla. Un po’ mi dispiace – spiega Trapattoni – perché Roma è una bella piazza, dal cuore grande“. Nell’intervista vengono svelati vari retroscena.
Restando nella capitale, perché un giocatore come Daniele De Rossi non riesce a trovare il suo spazio da titolare?
Premetto che conosco Zeman. De Rossi è un grande giocatore, è carismatico, può fare squadra da solo. Secondo me ci sono cose che a noi e ai tifosi sfuggono. Cose che conoscono solo il mister, la società e il calciatore stesso. Per esempio, quando ero alla Fiorentina, Gabriel Omar Batistuta mi disse: “Mister vado a Roma perché mi danno un ingaggio importante”. Gli risposi: “Gabriel porta anche me”. Se l’allenatore conosce certe situazioni deve andare avanti anche con altri. Non è escluso che Daniele De Rossi prenda il volo.
Dove può arrivare la Roma di Zeman? Può lottare per i primi posti della classifica?
Con Marco Tardelli ho fatto una scommessa. A inizio campionato gli ho detto: “Vedrai che quando Zeman riuscirà a inquadrare la squadra e a farla funzionare secondo i suoi dettami la Roma lotterà per lo scudetto”. Tecnicamente ha un potenziale per competere. Certo deve scontrarsi con altre grandi come la Juve che è già rodata, la stessa Inter ma anche la Lazio. Per me la Roma sicuramente può lottare e arriverà a lottare per il tricolore.
Mister un giudizio su Francesco Totti, quest’anno in grande forma
Parlare di Francesco è facile. A 18 anni aveva un grande talento ora che è maturato sa fare bene in qualsiasi parte del campo. Sa giostrare da punta, da mezza punta o da trequartista. E’ consapevole che può segnare oppure suggerire il gol.
Mister mancano nel calcio presidenti e persone come Gianni Agnelli e Dino Viola?
Sì. Sono stati grandi personaggi. Persone schiette. Dino Viola ho avuto modo di incontrarlo, siamo sempre stati in ottimi rapporti. Ce ne vorrebbe ancora di gente come loro affinché il mondo del calcio possa tornare ad avere un’etica sportiva.
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