COPPA ITALIA LAZIO SIENA / ASROMALIVE.IT – Sembrava di tornare a 12 anni fa al minuto 56 della partita di Coppa Italia tra Lazio e Siena. Ciani fa il Nesta di turno e rinvia il pallone addosso a Cana-Paolo Negro e la frittata sembra fatta dato che si era sullo 0-0 e la Lazio B stava combinando poco o niente
Per l’esordio in Coppa Italia Petkovic vara l’ampio turnover. Fuori Marchetti, Konko, Radu, Biava, Ledesma, Gonzalez, Mauri, Candreva e Klose e passaggio alla difesa a tre, con il ritorno di Diakité dal 1′. In attacco tocca al tandem pesante Kozak-Floccari, e proprio a quest’ultimo (30′) capita l’unica vera occasione di tutto il primo tempo: un sinistro, su assist di Brocchi, che Farelli è bravo a deviare sopra la traversa. Il Siena, in campo col 3-5-2, si difende ordinato ma davanti la coppia Reginaldo-Bogdani non riesce a creare alcun pericolo.
La Lazio comincia il secondo tempo quasi controvoglia. Zero idee, ritmo soporifero, giocatori immobili. La banda di Iachini comincia così a crederci sul serio e, al minuto 56, si ritrova avanti grazie a un autogol di Cana, che viene colpito da uno sciagurato rinvio di Ciani. Qualcosa, tra i biancocelesti, sembra cambiare con l’ingresso in campo di Mauri e Ledesma al posto di Brocchi e Onazi: cresce l’intensità, vero, ma le occasioni non arrivano e, anzi, la palla gol per chiudere la partita capita al Siena con Larrondo, che al 66′ scappa a Ciani e calcia addosso a Carrizo. Petkovic tenta il tutto per tutto ma la gara scivola via verso il 90′ senza sussulti. In pieno recupero (93′), solo davanti a Carrizo, Larrondo riesce nell’impresa di calciargli addosso. Ma ecco la beffa che si confeziona all’ultimo secondo utile (95′): Ciani arriva puntuale su un cross da destra di Cavanda e infila di testa l’1-1 che vale i supplementari.
I biancocelesti decidono di giocarsela ai rigori e cercano di addormentare l’ultima mezzora. Al Siena, manco a dirlo, capita un’altra colossale occasione con Vergassola, che sbaglia tutto davanti a Carrizo (109′). Si va ai rigori, dove Mauri, Ledesma, Floccari e Kozak sono dei cecchini. Iachini, tradito da Vergassola e Larrondo, comincia con un’eliminazione.
Una Lazio irriconoscibile. I toscani, protagonisti di un’ottima prova tutta carattere e organizzazione, meriterebbero più gloria ma, allo stesso tempo, devono recitare il mea culpa per le incredibili occasioni sprecate.
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