Il ds giallorosso torna a casa, in Umbria, e racconta qualcosa di sè e della Roma dal suo punto di vista
SABATINI UMBRIA GIALLOROSSA / ASROMALIVE.IT – Marzullo direbbe “Per conoscere meglio, Walter Sabatini“. No, nessuna intervista, bensì il ds giallorosso ieri ha incontrato i membri del club Umbriagiallorossa nel corso di una cena svoltasi presso il ristorante “Le Cerquelle” di Marsciano.
E, come sempre durante degli eventi conviviali, si è dato spazio alle chiacchiere e ai ricordi. Così, racconta Walter Sabatini: “Avrò avuto 9-10 anni, stavo giocando sotto casa. Arrivano dei ragazzini in bicicletta, mi scrutano, parlottano tra di loro e poi dicono: ‘Questo lo possiamo acquistare’. Allora, a Marsciano, impazzava il torneo dei rioni. Chissà dove sarei ora, se non mi fossi trovato con quel pallone in quel momento. Poi è chiaro, nella vita ci vuole anche un pizzico di buona sorte”.
Nessuna dichiarazione ufficiale, che sarebbe forse parsa anche inappropriata in una circostanza del genere, ma: “Il nostro è un gruppo di ragazzi in gamba e professionisti seri. C‘è una gran coesione e la squadra ha avuto la forza di tirarsi su immediatamente dopo il derby. L’obiettivo che ho in mente è consolidarci e continuare a costruire la nostra identità. Nella testa dei tifosi la Roma esiste, destinata a breve a qualcosa di importante, e la gente è molto più lungimirante di chi il calcio lo racconta”.
Infine una battuta riguardo la dicotomia squadra bella ma perdente vs squadra “brutta”, ma cinica e vincente: “La squadra sta andando incontro alle esigenze dell’allenatore con grande abnegazione. Il calcio di Zeman è un calcio di sintesi, e per applicarlo è necessaria la sincronia di tutti i giocatori. Sono due poli che si stanno pian piano avvicinando”.