SIENA ROMA PARLA MEZZAROMA / ASROMALIVE.IT – Il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, è stato intervistato nell’antivigilia del match tra la sua squadra e la Roma dal portale “gazzettagiallorossa.it”.
Ecco le sue parole:
Sul rapporto con la Roma?
“La passione è familiare ed è sempre bello andare a Trigoria, come è successo questa estate per Destro, per vedere facce con cui hai lavorato in passato. Oggi però l’impegno di lavoro più importante è il Siena e mi dedico tutto a quello“.
Che partita si aspetta?
“Sarà sicuramente una partita dura e difficile contro una squadra in palla e dalle potenzialità tecniche enormi. Per la rosa che ha, la Roma è una delle squadra più importanti d’Italia e di Europa “.
Ha mai pensato di poter rientrare un giorno in orbita Roma?
“E’ difficile, anche perché se penso a presidenti storici di questa società come Dino Viola e Franco Sensi, che erano romani di adozione, penso che forse bisognerebbe applicare il principio del profeta in patria. Dal punto di vista professionale, una piazza come Roma è affascinante per tutti per le potenzialità che può esprimere in ambito sportivo e ambientale. Non a caso ha attirato l’interesse di un gruppo straniero”.
Perinetti ha detto che alla Roma manca la figura del presidente. E’ così? Quanto pesa questa figura?
“La figura del presidente pesa nella misura in cui il presidente la vuole far pesare. E’ colui che gestisce la società con la visione più ampia possibile, ma che si deve contornare da un organizzazione con deroghe chiare e coerenti verso le persone con cui si sceglie di lavorare. Essere un presidente significa essere di supporto a tutti. E’ una figura necessaria”.
Sul progetto giallorosso?
“E’ chiaro e lo stanno portando avanti con molto coerenza. Bisogna avere pazienza, perché è un progetto ambizioso che vuole vincere rigenerando anagraficamente un gruppo di giocatori“.
Valentina toglierebbe Florenzi alla Roma. lei?
“Mia sorella parla di Florenzi perché è uno dei giocatori più interessanti che la Roma ha messo in mostra quest’anno (ride ndr). Io gli toglierei Totti perché è un plus valore in fatto di classe, serietà ed esperienza. Sono queste le scelte di mercato che dovrebbero fare i presidenti: si dovrebbe guardare meno a qualità tecniche e prospettive di bilancio, e più all’esperienza che si porta nello spogliatoio”.
Su Zeman?
“Il boemo è un allenatore con cui tutti i presidenti che amano il calcio vorrebbero lavorare. E’ un uomo di sport e con lui si può lavorare sulla progettualità. In questo momento la Roma sta facendo un campionato lievemente al di sotto di quelle che sono le sue possibilità, ma aspettiamo, i conti si fanno alla fine”.
Su Cosmi?
“E’ un allenatore nelle corde del Siena: ha carattere, sacrificio, applicazione e concentrazione che negli anni è stato bravo a costruire intorno a se uno staff che lo aiuta ad esprimersi al meglio”.
Si è mai pentito di aver venduto Destro?
“Perinetti diceva: “i presidenti devono vendere e pentirsene, acquistare e piangere”. Il pentimento non ci deve essere, se c’è è falso. Destro meritava una grande piazza, certo è che se ce lo avessero lasciato ancora un anno non gli avrebbe fatto male… Mattia ha comunque grandi capacità e sono sicuro che lo dimostrerà nella capitale”.
Su Verre?
“Valerio è molto giovane e si sta inserendo nei meccanismi della squadra. Deve ancora formarsi tecnicamente e umanamente, ma è comunque un ragazzo serio che sta prendendo questa avventura a Siena con grande applicazione. Queste sono esperienze che se non rimangono spot di un anno o poco più, fanno molto bene ai giovani”.
Sul discorso stadio?
“Poter programmare uno stadio di proprietà moderno e funzionale è una cosa indispensabile. Purtroppo ci hanno dato un anno di stop perché qui a Siena il sindaco si era insediato da poco e il discorso purtroppo è andato in stand by”.
Un pronostico del Massimo Mezzaroma presidente del Siena e uno del massimo Mezzaroma tifoso giallorosso?
“Non ci sono due Massimo Mezzaroma (ride ndr), c’è solo il presidente del Siena in questo momento. Di pronostici non ne faccio, è un gioco che mi affascina poco e per il quale non ho alcuna passione”.
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