Roma, Zeman si evolve tatticamente, ma questa squadra sembra più di Luis Enrique

Novità tattiche per la Roma che però si rifanno al passato recente

Zeman e capitan Totti

ROMA ZEMAN LUIS ENRIQUE / ASROMALIVE.IT – Zdenek Zeman si sta evolvendo per mettersi al servizio delle ambizioni della squadra? Un vero enigma che potrà essere confermato o smentito solo nelle prossime gare che la sua Roma affronterà. In molti hanno notato degli stravolgimenti tattici rispetto al suo tipico modo di far giocare la squadra ieri a Pescara: poca profondità, gioco centrale e non sviluppato sulle fasce, raramente utilizzata la tattica del fuorigioco. Poi quei due cambi conservativi, che hanno visto due punte del calibro di Destro e Osvaldo essere sostituiti nel finale da Perrotta e Tachtsidis, due mediani di contenimento e corsa, con l’intento di blindare la difesa e proteggere il prezioso 1-0. Una vera novità nella storia ventennale di Zeman allenatore, un tempo vero e proprio vate del gioco d’attacco fino all’ultimo, oggi più attento all’idea di vincere in qualsiasi modo, alla faccia del bel gioco e della spregiudicatezza. Tatticamente il suo solito 4-3-3 è stato persino trasformato: ieri all’Adriatico, dove si ricordavano i prodigi del gioco veloce e vincente del boemo, si è vista una Roma più alla Luis Enrique, ovvero una formazione schierata con Totti come regista offensivo e due attaccanti esterni pronti a muoversi verso il centro. Tanto possesso palla e pochi movimenti, una tendenza statica più alla mentalità vista solo un anno fa nella gestione dell’asturiano. Un passo avanti nella mentalità di Zeman ma un passo indietro nel ricordo dei tifosi giallorossi, i quali sono tornati ieri a vedere per quasi 90 minuti una squadra nuovamente senza profondità che prova a fare il verso, in maniera eterea, al Barcellona.

Keivan Karimi

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