Qualcosa è cambiato in Zemanlandia
PESCARA ROMA ZEMAN / ASROMALIVE.IT – Qualcosa è cambiato, si torna a Roma con tre punti importanti, ma soprattutto si torna a casa con una consapevolezza in più: Zeman, per la prima volta nella sua lunga carriera, sta iniziando a capire che in Serie A a volte bisogna mettere da parte il proprio credo tattico e pensare al risultato. Oggi all’ Adriatico di Pescara abbiamo assistito ad un principio di metamorfosi delle convinzioni tattiche del Boemo, una vera e propria religione per il tecnico di Praga, che non solo ha modificato più di una volta la formazione, ma ha sorpreso tutti anche con dei cambi che nessuno si sarebbe mai aspettato. L’allenatore giallorosso già da inizio partita, con l’assenza del Coco Lamela, ha schierato il 4-3-1-2, lasciando il suo storico 4-3-3 solo per la fase di contenimento, con Totti più libero alle spalle delle due punte Destro e Osvaldo. Visto l’andamento del match Zeman ha stupito soprattutto nei cambi, mentre tutti si aspettavano Nico Lopez per Destro, è entrato Perrotta. Alla fine addirittura dentro Tachtsidis per Osvaldo, a dimostrazione che il Boemo ha capito il momento della partita e, incredibilmente, ha preferito coprirsi che giocare a viso aperto. Una mossa che ha pagato, facendo guadagnare tre punti in un campo mai facile e con un cambio di panchina che è sempre temibile, in una fase del match in cui la Roma soffriva e che ha costretto, per fortuna, Zeman a concludere la partita con un 4-2-3-1 con Totti unica punta. Proprio sul campo dove l’anno scorso si era visto tutto l’integralismo del tecnico praghese è arrivata quella che sembra la svolta. Una partita che di certo non è stata emozionante, ma che ha portato i tre punti con una praticità tattica a cui i tifosi della Roma non sono abituati. Nel viaggio di ritorno i giocatori giallorossi possono rallegrarsi, e non solo per il momentaneo aggancio della Lazio in classifica o per la seconda partita consecutiva senza subire gol, ma per una svolta tecnico tattica che può essere fondamentale. Chissà che Zeman abbia finalmente raggiunto quella moderazione che gli è sempre mancata.
Francesco Cianfarani