Faccini parla dello statunitense, sempre più un fattore
ASROMA FACCINI PARLA DI BRADLEY / ASROMALIVE.IT – E’ sempre più in crescita, e sembra sempre più inserito negli schemi del boemo. Michael Bradley anche lunedì con il Torino ha fornito un’ottima prestazione, dando equilibrio alla squadra giallorossa.
Alberto Faccini, agente del centrocampista statunitense ex Chievo, è intervenuto alla trasmissione radiofonica “Te la do io Tokyo”, in onda su Centro Suono Sport.
Zeman quando è andato bene il suo gioco si è visto immediatamente. Perché ora non si vede?
“Non c’è la perfezione di Pescara ma a tratti si vede il gioco. Anche a Pescara i primi 3-4 mesi c’era un assemblamento della squadra, ragazzi che non capivano, oggi forse si è creata tanta aspettativa, adesso stiamo aspettando il ritorno di De Rossi che è fondamentale, stiamo aspettando Destro e quei giovani importanti che capiscano i meccanismi. Su Marquinhos penso che un piccolo riconoscimento vada al mister”.
Ci puoi chiarire meglio il discorso del centrale di Zeman? E’ il Verratti o il Bradley?
“Il centrale ideale del mister è Di Biagio. L’anno scorso ha dovuto adattare Verratti in una posizione non ideale per le caratteristiche di quel ruolo, poi lui ha dimostrato di saperlo ricoprire all’altezza. Bradley lunedì ha fatto in maniera egregia e capillare i tempi della squadra. Il centrale di centrocampo gioca in funzione del movimento dei compagni, se i movimenti non ci sono non è necessario verticalizzare. Se Bradley non ha lanciato 50 volte lunedì significa che non c’erano i presupposti per verticalizzare. Non è il regista che detta, sono gli altri che dettano i tempi per fare in modo che il centrale faccia partire la manovra”.
Pjanic non potrebbe fare il Verratti?
“Verratti è stato adattato perché non c’erano altri giocatori. In quella posizione quest’anno ci sono giocatori che la possono ricoprire meglio di Pjanic“.
Ci sono giocatori incompatibili per Zeman? Ci sono giocatori adatti al gioco di Zeman?
“Non penso a tutto questo. A volte è l’ambiente esterno a voler trovare una scusa, i giocatori sono tutti professionisti, non vedo questo problema. Dire che ci siano giocatori non adatti al gioco di Zeman mi sembra generalizzare, il boemo ne ha avuti tantissimi di giocatori: per esempio Verratti ha trovato una soluzione e il Pescara dopo lo ha venduto per 12 mln di euro”.
Bradley che persona è? Come lo vedi?
“E’ arrivato con molto scetticismo, Michael non è quel giocatore che arriva e che illumina l’Olimpico, è un giocatore che ce lo troveremo nel corso dell’anno. Le sue caratteristiche sono di essere utile, viene da una storia importante, fornisce intercambiabilità in mezzo al campo. In Nazionale gioca in un centrocampo a due, l’anno scorso al Chievo ha giocato come centrocampista centrale o interno destro ma diverso da come lo chiede ora il mister. Nel 4-3-3 può giocare benissimo da centrale e da interno destro”.
Il ruolo di interno destro
“Con il mister può giocare bene anche là, lo troviamo spesso all’interno dell’area, come il gol contro l’Atalanta, con il Chievo giocava più basso ma ha le caratteristiche per inserirsi. Michael i piedi ce li ha, come in occasione della verticalizzazione contro il Catania o al derby”.
E’ stato tesserato come comunitario o extracomunitario?
“Extracomunitario”.
Infine, da esperto di Olanda, si lascia andare ad un’indiscrezione di mercato.
Eriksen non rinnova con l’Ajax?
“Giocatori così giovani e importanti fanno le loro valutazioni. Penso che alla fine un accordo con la società lo troveranno. Una cosa certa: è un grande giocatore. L’intermedio perfetto per Zeman comunque è Marquinho“.