Parla l’ex giallorosso
AS ROMA DICHIARAZIONI / ASROMALIVE.IT – Odoacre Chierico, centrocampista giallorosso dal 1981 al 1985 e protagonista nella vittoria del secondo scudetto, ha parlato della situazione della nuova Roma di Zeman. Analizzando, la sconfitta nel derby, i problemi della squadra in vista della gara contro il Torino e il ruolo della dirigenza targata Baldini e Sabatini. Ecco le sue dichiarazioni:
Il derby non è andato bene, il risultato è stato anche condizionato dalla pioggia. Il tuo pensiero su questa partita?:
“La Roma aveva avuto la fortuna di passare in vantaggio, le condizioni climatiche ci sono per entrambe le squadre, credo sia dipeso dagli episodi. La Lazio ha trovato il pareggio con una svista del portiere, poi De Rossi, che è stato sempre un giocatore corretto, ma probabilmente sta vivendo un periodo di nervosismo e purtroppo le chiacchiere in questo periodo sul suo conto lo hanno fatto arrivare non sereno e si è lasciato andare a un gesto che è da condannare, anche se può essere comprensibile. In dieci contro undici in un campo del genere, è difficile poter giocare un derby”.
Cosa non funziona in questa Roma? Zeman non viene seguito dai giocatori, la dirigenza assente o i problemi tra i giocatori?:
“Per rispondere dovrei seguire a pieno gli allenamenti ed essere all’interno della società. Si può vedere da fuori che c’è carenza di risultati e che le cose non vanno. La Roma deve ritrovare serenità, è una squadra di grande livello, ha una rosa per poter accedere ai primi posti e deve farlo. Io la vivo da esterno e non so queste cose, è difficile rispondere”.
Contro il Torino ci sarà forse una contestazione da parte dei tifosi: potrebbe essere l’ultima spiaggia per Zeman o la Roma si può riprendere e non ripetere la situazione vissuta con Luis Enrique?
“Non so quanto un cambio di allenatore possa essere curativo in questo momento, credo che questa non sia l’ultima spiaggia perchè è una partita importante ed è giusto che la Roma provi a vincere la partita con le armi che ha perché è nelle sue possibilità. Comunque per assimilare schemi e per conoscerci ci vuole un po’ di tempo, ma il tempo è passato: la Roma ha un ciclo di tre partite alla sua portata, facendo bene si può arrivare psicologicamente e moralmente a stare meglio, dopo queste tre partite potremo capire dove potrà arrivare questa Roma, che come ho sempre detto è una grandissima squadra e ha una grandissima rosa”.
La dirigenza è presente in questo momento e può dare qualcosa in più a questa squadra?
“Sabatini e Baldini sono sempre stati presenti, parlo di quanto seguo da addetto ai lavori e da tifoso della Roma, anche l’anno scorso nei momenti belli e brutti: sono due professionisti che lavorano a questo progetto, sono loro la società, è giusto che fino a oggi si siano sempre esposti in prima persona nel bene e nel male. Mancano soltanto i risultati, questo non mi sembra che possa dipendere da loro, sia lo scorso anno sia quest’anno la Roma ha avuto una rosa competitiva”.