A.S.ROMA CONFERENZA STAMPA ZEMAN / ASROMALIVE.IT – Oggi, verso le 12.15, Zdenek Zeman ha incontrato i giornalisti nella sala delle conferenze stampa di Trigoria. Queste le sue parole:
Se dovesse descrivere lo spogliatoio della Roma?
“Bello, largo e buono“.
Vuole aggiungere qualcosa alle dichiarazioni di Baldini?
“Che posso aggiungere? Sono contento che la società mi dia fiducia, ci credo come ci credono loro“.
Serviva e lei questa fiducia?
“Allenatore e giocatori devono avere stimoli e motivazioni, questa squadra ha dei valori“
Ha già scelto la formazione di domani?
“Destro sa che puntiamo tanto su di lui, sarà utilizzato. Io ci punto, la società ci punta e penso che farà bene nella Roma, se lo farà da domani o da dopodomani è un altro discorso“.
Tutto chiarito con Pjanic?
“Il ragazzo è venuto a chiedermi scusa, quindi qualcosa ha detto. Sono abituato, è da 40 anni che succede su tutti i campi. Capisco il suo stato, vuole giocare come tutti, gli è uscito qualcosa“.
In questi mesi c’è stata poca chiarezza nelle dichiarazioni della società, può aver influito sul gruppo?
“Penso che la confusione la facciate voi, io come allenatore sono sempre stato trattato allo stesso modo, non è stato mai detto niente di diverso. All’interno sappiamo quello che facciamo e come lo facciamo“.
Si parlava di uno spogliatoio spaccato…
“Anche su questo avete parlato voi, io all’interno non ho mai avuto nessun giocatore che è venuto a parlarmi. A me De Rossi non ha mai detto niente, quello che si dice fuori mi interessa poco, io so le mie cose come i giocatori sanno le loro”.
La squadra è serena?
“Non dovrebbe esserlo, perche i risultati devono arrivare, ma sono convinti che si può fare meglio”.
Che reazione domani?
“Squadra concentrata per 90 minuti“.
Destra Dodò e sinistra Balzaretti è un’eventualità?
“Piris non c’era per la Nazionale, Taddei infortunato e quindi ho messo questi due, una soluzione per il futuro“.
Oggi è ossessionato dai risultati? Si sente di ridimensionare gli obiettivi?
“Non sono ossessionato, è normale che vorrei vedere la mia squadra raggiungere risultati che non sono arrivati più per sfortuna che per motivi di gioco. Tutti dobbiamo darci obiettivi, siamo competitivi e dobbiamo giocare con tutti, lo abbiamo dimostrato non con i risultati ma con alcuni tratti di partita, quindi continuo a dire che la squadra è competitiva e non deve temere nessuno. Io devo cercare di fare il meglio possibile, magari arrivi anche ultimo ma l’obiettivo dev’essere sempre più alto e quindi cerco di recuperare sulle squadre davanti a noi“.
Cosa risponde a chi dice che non si assume le sue responsabilità?
“Sono contento della squadra e di come giochiamo, abbiamo preso gol strani e brutti, spero che avremo possibilità di sfruttare gli errori degli avversari“.
Come si spiega le rimonte subite?
“E’ un problema del calcio, succede che vai in vantaggio e perdi o che vai sotto e poi vinci, perché si gioca per 95 minuti“.
E’ soddisfatto dell’impegno dei giocatori in allenamento e in partita? Chi giocherà centrale di centrocampo domani?
“Una squadra giovane che lavora tanto, Castan è in nazionale brasiliana, Tachtsidis in quella greca e Florenzi in quella italiana: sono soddisfazioni per i ragazzi e per la società, nonostante non arrivino i risultati. Chi giocherà lo vedrete domani“.
Si è mai sentito all’ultima spiaggia?
“Faccio calcio da 40 anni, so che succede ma a me la società non ha mai dato l’impressione di volersi sbarazzare di me fino a questo momento, ovvio che se perdi 7 partite ti devi sentire in difficoltà, noi non lo abbiamo ancora fatto“.
Un suo giudizio positivo e uno negativo su Lamela?
“Fino a ieri era capocannoniere del campionato, non era abituato a fare tanti gol, può migliorare ma già così mi dà soddisfazione“.
Sugli interni di centrocampo?
“Dipende, a volte si fanno combinazioni con un interditore, un costruttore e un mediano, io ho fatto tanti campionati con tre giocatori tecnici anche se la fase di contenimento non viene nel migliore dei modi“.
Cosa manca per raggiungere continuità di rendimento?
“I risultati di Pescara? Ho dei dubbi, in un mese abbiamo perso 4 partite di fila ma la squadra ci teneva tanto. Mi auguro che questa squadra faccia di tutto per vincere, gioca un calcio bello. Penso che molti giocatori si devono ambientare: Maradona, Platini e Zidane non rendevano il primo anno, poi si sono dimostrati dei fenomeni. All’inizio problemi di ambiente e di inserimento ci sono“.
Sente di aver sbagliato qualcosa? Come può essere pericoloso?
“Se fai una cosa, sono convinto di quello. Errori grossi non me li addebito, è normale che visto che sono responsabile di questa squadra sono io per i risultati, ma vengono a sorpresa. Però è successo per la caduta dell’attenzione. Il Torino, fuori casa, ha un ottimo rendimento, si vede che basano molto il gioco sulla fase difensiva, sta a noi cercare di smuoverli: li ho affrontati fino all’anno scorso, sono rimasti su per giù uguali, ma ci va tanto lavoro e tanta pazienza per arrivare alle conclusioni“.
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