Un esponente politico fan biancoceleste fa il punto della situazione da tifoso e da rappresentante dello Stato
COCHI ASROMA / ASROMALIVE.IT – Ha parlato l’onorevole Cochi ai microfoni di Romanews.eu. L’assessore alle Politiche sportive del Comune di Roma ha rilasciato una serie di dichiarazioni di cui si riportano le più significative.
Lazio e Roma in questo momento sono due squadre totalmente opposte: una sicura di sè, l’altra che ha molti problemi. Zeman è in discussione, De Rossi è in discussione…
“Sicuramente Zeman ha la sua filosofia che è soprattutto quella di allenare e di interpretare il calcio che a me piace: per la verità, forse sui derby quando lui dice che la vede una partita come le altre forse sbaglia, lo dico da tifoso nonostante tifi per una squadra che è stata allenata anche da mister Zeman. Però secondo me i risultati arriveranno, anche se ha cambiato società da non troppo tempo, secondo me ci sono dei dirigenti molto qualificati ad iniziare da Sabatini. La Lazio sicuramente ha quest’entusiasmo, su Petkovic all’inizio eravamo tutti titubanti, ora sta facendo un grande lavoro, un lavoro di gruppo: anche nel derby e nelle altre partite, chiunque segni si abbracciano; ci sono delle individualità che sono cresciute, Klose e Hernanes si sono confermati ma sopratutto Candreva, come per la Roma Florenzi, va detto sono entrati nel giro della Nazionale. Meritano quella stima, la stessa che io, lo voglio dire oggi più che mai, ho soprattutto per Daniele De Rossi. Sta passando un momento difficile, al di là del gesto sbagliato – ovviamente ha chiesto scusa – i tifosi della Roma magari hanno detto che doveva chiedere scusa a loro, però ricordiamoci quello che ha fatto Daniele De Rossi nell’arco di questi anni, aspettando anche il suo turno come capitano, come capitan futuro. Da tifoso biancoceleste spero che possa recuperare questo momento senza dover andare da un’altra parte come potrebbe essere scritto nel suo destino”.
Discorso stadio, novità al riguardo?
“Sì, ribadisco quello che dice il consiglio e la giunta, aspettiamo i progetti, la short list c’è stata, le zone sono state individuate, c’è sicuramente una trattativa in corso a livello molto privato, sono società quotate in Borsa sia la Lazio che la Roma, quindi ogni entrata a gamba tesa fa sì che ci siano dei rischi di speculazione, manca una legge al Senato e questo complica tutto. Lo Juventus Stadium è stato fatto perché è stato buttato giù il Delle Alpi ed è stato ricostruito quello che è uno stadio moderno, funzionale e con poche persone. Su questo ribadisco e dico alle due società: sbrigatevi! Presentate i progetti e facciamo in modo che soprattutto alla fine del nostro mandato siano per lo meno individuate le aree, poi per tutte le procedure, anche se come ho sempre detto per fare uno stadio devono essere d’accordo, Comune, Regione, Provincia e soprattutto le Sovraintendenze, non è stato mai facile: lo insegna Dino Viola, Sergio Cragnotti, lo stesso Franco Sensi, ma ce n’è bisogno anche perché lo stadio Olimpico è bellissimo, ho il culto del Foro Italico, è un tempio dello sport, però sul calcio ha dei problemi che si verificano anche durante le partite. Soprattutto quando piove: quindi velocizziamo questo iter e presentiamo questi progetti, la palla il Comune l’ha lanciata ed ora sta ai presidenti delle squadre e agli advisor che stanno lavorando per loro, presentare quanto prima i progetti, perché parlare di toto-zone o di cronoprogramma vuol dire prendere in giro i tifosi che sono anche i cittadini di Roma, perché da troppo tempo se ne parla”.
Le società si stanno muovendo così rapidamente per far sì che i progetti siano pronti entro pochi mesi?
“A fine estate avevo ben visto la Roma, ora ci sono trattative private perché i terreni dove vorrebbero costruire lo stadio sono privati. La Roma deve decidere ancora su tre aree, Tor di Valle è sicuramente il sito più appropriato”.