ROMA TORINO DICHIARAZIONI / ASROMALIVE.IT – Gianluca Petrachi, direttore sportivo del Torino, interviene ai microfoni di un’emittente radiofonica romana, per parlare del suo Torino e della sfida contro i giallorossi di Zeman. Queste le sue parole:
“Stiamo vivendo un bel momento, siamo una squadra neo promossa con parecchi debuttanti, c’era il rischio che si pagasse il dazio all’inesperienza, per una società che è sempre molto attenta al bilancio. La partenza lanciata ci ha permesso di acquisire sicurezza nei nostri mezzi. Ritengo ci sia casualità nella differenza di rendimento tra partite casalinghe e in trasferta. Col Cagliari come col Parma avremmo meritato risultati diversi, invece abbiamo perso, magari condizionati da episodi sfortunati o interpretati in modo particolare dagli arbitri. Obgonna è stato richiesto da tutti, centrali forti come lui, giovani, del 1988, con ottime prospettive, ce ne sono pochi. La Roma ufficialmente non lo ha mai richiesto presentando offerte, ha semplicemente sondato il terreno, tramite il Direttore sportivo Sabatini che è un amico. Angelo sta superando i problemi fisici. Da inizio settimana si sta allenando secondo un protocollo stabilito e se non ci saranno problemi da qui al giorno della trasferta di Roma, sarà a disposizione. Per lunedì non vedo una Roma in difficoltà, perché è una squadra con un’identità ben definita. Per battere la Roma, come altre grandi squadre, è necessario essere attenti a quelli che possono essere i punti deboli. Poi Ventura ha il suo credo tattico, ama insegnare un certo tipo di calcio, chiaro però che in base a quelle che sono le caratteristiche dell’avversario, si può ricorrere ad accorgimenti senza stravolgere nulla, e lui è bravo a farlo. Ventura non specula, lunedì proverà a proporre con i ragazzi un gioco ben definito. Per questo ritengo che all’Olimpico vedremo una partita spettacolare. Cerci? Caratterialmente è un ragazzo particolare, che va preso per il verso giusto, sollecitandolo. Un calciatore che va a corrente alternata, bisogna solo sollecitarlo, Ventura e io lo conosciamo bene, lo prendemmo a Pisa, lo abbiamo rimesso in piedi, era arrivato a Torino un po’ sgonfio. Ora sta tornando su livelli eccellenti, ha qualità fisica abbinata a un fisico eccezionale. Rolando Bianchi? La società non pubblicizza le sue strategie, sul suo futuro si dice tanto, troppo, noi non sveliamo le nostre strategie, così come non le svelammo durante la trattativa per il rinnovo di Ogbonna, sapendo bene quale sia il valore di Rolando Bianchi. Stiamo arrivando alla svolta, sapendo che si tratta di un valore per i tifosi del Toro che sono legati a quello storico campo da calcio. Per qualsiasi giocatore alle dipendenze di Zeman, è necessario che ci sia la volontà di sposare il credo dell’allenatore, che fa del gruppo l’arma fondamentale. De Rossi l’ho conosciuto, lo vedo giocare, giocatore e uomo intelligente, chiaro che ci sia enfasi nel commentare la sua vicenda perché magari c’è stato uno screzio, e si tratta di un top player. Dall’esterno non posso sapere se ci siano i presupposti per una sua cessione, ma non ingigantirei la vicenda. De Rossi è il primo a sapere che facendo ciò che gli chiede Zeman potrà dimostrare ancora più forte di quello che è attualmente”.
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