LAZIO ROMA PICCARI DERBY DICHIARAZIONI / ASROMALIVE.IT – Il giornalista Marco Piccari, telecronista di Mediaset Premium, ha dato una sua opinione sul derby di domani, sull’assetto delle due squadre e delle scelte dirigenziali in casa Roma. Queste le sue parole al sito sportnews.eu:
La Lazio arriva dalla pesante sconfitta subita a Catania, la Roma ha superato facilmente il Palermo: quale squadra si presenta meglio in vista di questo importante appuntamento?
“Non credo che ci sia una squadra più in forma dell’altra, entrambe hanno messo in evidenza i loro pregi e difetti, hanno tanto da lavorare e per questo non mi aspetto un grande derby. La Lazio è partita meglio, mostrando gioco e spirito di gruppo, ma l’eccessivo utilizzo di alcuni elementi da parte di Petkovic ha finito per portare una stanchezza fisica alquanto preoccupante, che, unita ad alcuni cali mentali, diventa un mix deleterio. La Roma, invece ha mostrato poco calcio zemaniano e tanti errori, le rimonte subite e i tanti gol incassati sono segnali negativi e la netta vittoria contro il Palermo non cambia nulla“.
Cosa ne pensi delle dichiarazioni di Baldini su De Rossi? Approvi questa politica di “trasparenza” adottata dalla dirigenza giallorossa?
”La politica adottata su De Rossi mi fa sorridere, mi domando come si possa mettere in discussione un giocatore straordinario e unico nel panorama calcistico europeo come lui. Non so proprio a chi imputare le colpe per le scelte societarie, Baldini o Sabatini? Forse in questa società manca una figura di riferimento per gestire una situazione del genere. Comunque, se si doveva vendere il giocatore, era meglio farlo qualche mese fa, sarebbe stata una scelta molto più comprensibile ed economicamente più efficace”.
Tachtsidis sembra un punto fermo nell’undici di Zeman: solo una buona riserva di “Capitan Futuro” o un giovane su cui la Roma deve puntare per il futuro?
“E’ un giovane interessante, ma con tutto il rispetto, non può essere considerato superiore a De Rossi in quel ruolo: se questa mossa l’avesse fatta Petkovic, lo avrebbero già portato via da Formello. In questo non capisco Zeman: va bene il 4-3-3 e il gioco propositivo, ma mettere in discussione De Rossi è inconcepibile”.
Petkovic con il suo 4-1-4-1 ha costruito una Lazio troppo Klose-dipendente?
“Difficile non essere dipendenti da un giocatore come Klose: i campioni sono quelli che fanno la differenza ed esaltano le idee di gioco dei tecnici, il tedesco è uno di questi. Nel calcio devi avere un’idea di gioco: Petkovic è un tecnico che ha più di un’idea tattica, ma senza i fuoriclasse non si può andare lontano. Senza Van Basten, Gullit, Baresi e Maldini, non credo che Sacchi avrebbe ottenuto gli stessi risultati…”.
Quali sono i tuoi ricordi più belli nella storia del derby?
“Lazio-Roma mi riporta alla mente due ricordi. Il primo è il derby del 26 febbraio del 1984, avevo 12 anni e quel giorno, insieme a mio padre, grandissimo tifoso laziale, ho vissuto una partita emozionante: la Lazio sfidava la Roma di Falcao campione d’Italia e dopo 24′ era avanti di due gol grazie ad un super D’Amico. Di quella partita ricordo la felicità di mio papà per la vittoria sfiorata. Il secondo derby che porto nel cuore è quello del 31 ottobre 2007, il primo che raccontai da telecronista a Mediaset su Diretta Premium, un ricordo professionale molto importante per me”.
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