Inter, l’ex Bengtsson: “Lì è una prigione, pensai al suicidio”

Giocava nella Primavera nerazzurra

Martin Bengtsson

INTER BENGTSSON DICHIARAZIONI / ASROMALIVE.IT – Choccanti rivelazioni riguardano l’Inter alla vigilia del derby con il Milan. Un suo ex giocatore rilascia dichiarazioni inquietanti sulla sua esperienza a Milano. Arrivò all’Inter a inizio 2004 ad appena 17 anni con la fama di essere uno dei migliori talenti svedesi in circolazione. Ora, in un’intervista shock alla BbcMartin Bengtsson racconta quanto fu terribile quell’esperienza nella Primavera nerazzurra, tanto da arrivare a tentare il suicidio. “Era come se vivessi in prigione. Avevo bisogno di scappare e il rasoio divenne la mia unica via di uscita. Mi sono tagliato i polsi, avevo bisogno di uscirne”.

“Stavo davvero male, sentivo delle voci e cominciavo a non distinguere più il giorno dalla notte – continua Bengtsson, che dopo quell’esperienza ha chiuso con il calcio e si è dato alla musica – Quello che ricordo è che passeggiavo come su una grande nuvola e non riuscivo più a gestire la situazione”. 

La sua situazione peggiorò ulteriormente quando alcuni compagni di squadra furono beccati a fumare marijuana. “Siamo stati puniti tutti, anche quelli che non avevano fatto niente. Per quasi un paio di mesi abbiamo quasi perso anche la libertà di uscire di casa a comprare da mangiare, ero molto depresso, mi sentivo in prigione“, ha concluso.

Chissà come risponderà la società di Massimo Moratti a queste gravi accuse.

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