ASROMA PARLA CANDELA / ASROMALIVE.IT – Vincent Candela, ex terzino giallorosso, è intervenuto alla trasmissione radiofonica “Te la do io Tokyo”, in onda su Centro Suono Sport.
Tu vedi in tutti i giocatori l’applicazione per mettere in pratica il gioco di Zeman?
Il giocatore quando scende in campo vuole dare ancora il massimo, anche Zeman deve applicare con le caratteristiche del giocatore e gestire i giocatori. Anche lui deve dare una mano ai giocatori e fare uscire il 200% delle capacità del calciatore.
Lamela infatti è uscito fuori
Lamela ha tante qualità, domenica ha fatto la doppietta, sta dando molto di più in attacco e sta trovando il gol. Zeman poi con i giocatori giovani a livello di calcio se ne intende molto.
Tu hai detto che alla Roma puoi dare tantissimo, cosa intendevi?
In generale dicevo che tanti ex giocatori con la mia onestà e mia lealtà e quello che posso capire, penso di poter dare qualcosa al calcio in generale. Mi sento che posso dire la mia ed essere d’aiuto a una società.
Chi è che raccorda la squadra?
Ci sono tante figure, prendo esempio da uno dei più grandi allenatori che è Mourinho, ha uno staff che mette paura. Ci sono persone che sono li per raccogliere le cose che Mourinho non può vedere. Un allenatore non può fare tutto. Il mio piccolo contributo lo posso dare, dicevo alla Roma perché la Roma è la mia squadra del cuore. Io so come si devono gestire certi calciatori.
Come gestiresti l’accantonamento di Destro o la situazione di De Rossi?
De Rossi nel ruolo suo è uno dei più forti al mondo, davanti la difesa, non serve dire che in Nazionale gioca lì. Un giocatore come Daniele più lo fai sentire importante e più rende. Un conto è con Destro che è giovane, quindi si gestisce in maniera diversa, un conto è con De Rossi che al centro della difesa dà il massimo. A Roma ci sono due campioni, Totti e De Rossi. Il ruolo suo lo ha sempre fatto e ha dimostrato di essere uno dei più forti al mondo.
Un tuo parere su Piris
A inizio stagione l’ultimo errore era il suo ma era sbagliato anche il livello del centrocampo. Tecnicamente è bravo, ma è giovane, straniero ci vuole un po’ d’ambientamento. A me Piris piace, vedo tanta qualità in questo giocatore.
Ti aspettavi l’esplosione di Menez?
Me lo aspettavo, quando vedevo gli allenamenti era un fenomeno, quando scendeva in campo era il problema, secondo me si poteva gestire anche quello, una gestione a livello mentale.
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