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Radio, Perinetti: “Io non scambierei Destro per Quagliarella”

Valutazioni calcistiche in chiave giallorossa da parte dell’ex ds del Siena

Giorgio Perinetti

DICHIARAZIONI PERINETTI /ASROMALIVE.IT – Inizio non facile quello di Mattia Destro. L’attaccante è uno degli argomenti in merito ai quali si è espresso Giorgio Perinetti, ex direttore sportivo del Siena, ai microfoni di Radio Power Station.

Queste le sue parole:

Un giudizio sulla Roma di Zeman dopo queste prime otto giornate di campionato?
Intanto il campionato è la conferma che in Italia in otto giornate può succedere di tutto, in quanto sono stati già cambiati quattro allenatori. Questo è un problema del nostro calcio, spesso troppo rapido nel dare giudizi. Tolto ciò, la Roma di Zeman in prospettiva la vedo molto bene, perché sono stati presi giocatori bravi e giovani. Certo questi giovani dovranno però maturare accanto a certezze come Totti e De Rossi, perché il gioco della Roma è spettacolare, ma è anche difficile da mandar giù. Abbiamo visto che, come a Genova, quando la squadra gioca con concentrazione è devastante, quando invece, come nei primi 20 minuti, scende in campo deconcentrata, rischia delle figure barbine”.

Quando era ds del Siena fu proprio lei a scoprire Mattia Destro ed a portarlo in bianconero. Come lo ha visto in questi primi mesi nella capitale e cosa può dare alla Roma?
Destro ha delle qualità innate importantissime, di tecnica e di velocità. E’ un giocatore che mancava un po’ di continuità, che l’anno scorso Sannino ha cercato di dargli. Ha solo un problema: quello che, troppo spesso, se non si sente al centro del progetto si butta giù troppo facilmente. Zeman lo stima e lo può far completare. Da parte sua Mattia non si deve abbattere, perché con il tecnico boemo può fare tantissimi gol”.

Da qualche giorno circolano voci su di un possibile scambio Destro-Quagliarella. Quanto c’è di vero? Lei lo farebbe?
Non so se le voci siano vere, se io fossi la Roma non lo farei. Non perché Quagliarella non sia bravo, ma perché la potenzialità di Destro è altissima. Darlo alla Juventus vorrebbe dire consegnargli l’attaccante italiano del futuro. La Roma ha puntato su di lui e penso se lo tenga stretto”.

Su Roma-Cagliari ed il comportamento di Cellino?
Cellino per primo riconosce di essere stato incauto e di aver creato una situazione anomala. Credo che ci possa essere il rischio di rigiocarla con una penalizzazione per il Cagliari. In questo momento non c’è certezza neanche nel calcio delle pene, stiamo sempre ad interpretare norme che non dovrebbero essere interpretate ma semplicemente applicate”.

Sabatini durante il ritiro a Riscone di Brunico disse che per vincere non servono i top players. Secondo lei è così?
Non è proprio cosi. Per vincere servono per prima cosa la squadra e giocatori che si adattino al gioco della squadra. In seguito, servono i top players e dal momento in cui il calcio italiano non può più comprare giocatori di grande livello, è necessario prendere giocatori buoni che maturando possano diventare top players. I campioni ormai te li devi creare in casa. Ad esempio Lamela: se fosse stato forte quanto Messi la Roma non lo avrebbe mai potuto prendere. Se però Lamela lo prendi prima può diventare un giocatore importante. Questa è una politica che condivido pienamente. La Roma ha preso giocatori come Lamela appunto, che sta facendo bene e come Castan, che è un difensore fortissimo. Oltre a loro poi ci sono i giocatori del vivaio, che in Italia sono sempre meno valorizzati. Florenzi a mio avviso è la rivelazione piu bella: è un giocatore dinamico, bravo negli inserimenti e tatticamente importante. E’ il giocatore che incarna più lo spirito di questa Roma”.

Sarebbe pronto a tornare a Roma?
La Roma ha un management importante in tutti i settori. Un professionista ed un romano non può però non guardare la Roma come una meta ambita. Stimo Sabatini in una maniera incredibile e penso che il club sia strutturato benissimo. Un domani, qualora la Roma avesse bisogno, sarei ben felice di essere a disposizione, sarebbe un’ipocrisia dire il contrario”.

Sara Mascigrande

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Sara Mascigrande
Tags: asroma

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