ASROMA CANOVI SU ZEMAN / ASROMALIVE.IT – Era stato lui a suggerire alla dirigenza Luis Enrique. Oggi parla invece della Roma attuale, con questa partenza a rilento nonostante un allenatore molto stimato.
La redazione di Romanews.eu ha contattato il decano dei procuratori italiani, Dario Canovi. Il noto agente Fifa ha tracciato un bilancio della situazione. Ecco cosa ci ha detto:
In estate aveva parlato di una Roma ‘regina del mercato’. Dopo questo avvio stentato in campionato, rimane ancora convinto che il club giallorosso abbia acquistato i giorcatori giusti?
“E’ ancora presto per dare un giudizio negativo. Un mercato, a mio avviso, si giudica alla fine del campionato poi chiaramente può avere sbagliato la Roma o posso aver sbagliato anche io. Penso che sia un pò prematuro”.
Tra i nuovi chi le è sembrato il più convincente fino ad ora?
“Sicuramente, anche se non ha dimostrato tutto il suo valore, Destro mi sembra che sia un acquisto indovinato. Dico anche Tachtsidis e Bradley. L’unico che non mi pare che stia giocando in questo momento in maniera eccezionale è forse Piris. Tutti gli altri mi sembra che stiano facendo bene. Anche il difensore centrale Marquinhos: ha fatto solo una partita ma l’ha fatta molto bene. Aspettiamo di vedere all’opera Dodò. Tutto sommato mi sembra che i nuovi acquisti stiano andando piuttosto bene è la Roma che non ha convinto ancora del tutto”.
Zeman è l’allenatore giusto per guidare questo gruppo?
“Tutta la vita. La penso così. Resto convinto che Zeman sia un grande allenatore, un allenatore che farà sicuramente molto bene”.
Nel tritacarne mediatico sono finiti dirigenti, giocatori e allenatore. Chi è il maggiore responsabile?
“Trovare responsabili dopo 4-5 partite mi sembra prematuro. Anche perchè la Roma non è ultima in classifica. Certo non ha giocato sempre all’altezza delle aspettative, ma diamogli anche tempo. Il gioco di Zeman non è assimilabile facilmente, ci vuole un attimo di tempo. La squadra ha molte novità anche da assemblare. Una squadra che deve capire i dettami di Zeman e, soprattutto, li deve applicare. D’altra parte le squadre di Zeman non partono mai molto forte. Iniziano ad andare alla grande dopo un pò di tempo. Diamogli tempo. Io non mi aspettavo da subito una partenza a razzo, non è da Zeman“.
Cosa manca ancora a questa squadra per fare il definitivo salto di qualità? In previsione del mercato di gennaio, prenderebbe altri rinforzi?
“Tutto dipenderà da come andrà Dodò. A mio avviso manca ancora un centrale. Burdisso fa fatica ad assimilare il metodo di gioco del boemo. In quella zona di campo la Roma ha necessità. Io consiglierei uno o due difensori centrali”.
In questi ultimi giorni si sono fatti i nomi di Rolando e Roncaglia. Possono essere loro i giusti rinforzi?
“A me Roncaglia piace molto, mentre Rolando non lo conosco molto bene per dare un giudizio. Roncaglia lo conoscevo già prima che venisse dall’Argentina. Secondo me è un giocatore estremamente valido e che si adatta benissimo al campionato italiano. E’ un giocatore che si adatterebe benissimo al gioco di Zeman. Il problema è che la Fiorentina non lo cederà facilmente.
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