DODO’ CASTAN BORGHI / ASROMALIVE.IT – Ha parlato il noto giornalista e esperto di calcio sudamericano Stefano Borghi. In particolare ha detto la sua circa Dodò e Castan.
Queste le sue parole a ilsussidiario.net:
Dodò può essere un valore aggiunto?
“Da tanto tempo non fa una partita ed è un calciatore molto giovane. Anche consapevoli dei mezzi che ha dimostrato di avere, non si può non definirlo una scommessa”.
Dodò sembrerebbe tagliato su misura per Zeman: è vero?
“Sì, in fase di spinta. Però la retroguardia della Roma ha registrato degli scompensi, nella fase difensiva. Dodò non porta solidità, piuttosto aggiunge capacità d’attacco. Però la società crede in lui e questo è un segno. Prima o poi va lanciato e adesso, con la pausa per le nazionali, potrebbe essere il momento giusto, però attenzione”.
A cosa?
“Non vorrei che gli si riversino sotto troppe pressioni. Ci sono ancora tanti punti di domanda per Dodò, che ha del valore e questo è indiscutibile. Però sin qui ha avuto una carriera un po’ strozzata dall’infortunio: non può fornire delle garanzie immediate”.
In Brasile giocava da terzino o da ala sinistra?
“Da terzino, ma come sappiamo i laterali brasiliani hanno una concezione molto diversa da quelli europei. In Brasile li chiamano laterali, perché coprono tutta la fascia, mentre il terzo difensore diventa spesso il mediano che si abbassa in copertura. Dodò giocava terzino in una difesa a quattro, però nell’accezione carioca del ruolo: gente che spinge e che ha sempre qualcuno dietro, a coprirgli le spalle”.
Nella Roma ci penserà il buon Lenadro Castan?
“Non ci si può lamentare di Castan, né pretendere di più per adesso. E’ indiscutibilmente un buon difensore: quando è arrivato sentivo dire che era lento o altro, ma non sono d’accordo. E’ un elemento di gerarchia, pur non essendo Thiago Silva: sin qui ha fatto bene”.
E’ vero che la Roma ha sottratto Dodò ad un’acerrima concorrenza?
“So per certo che il Manchester United lo aveva visionato ai tempi, così come altre squadre. Nel periodo in cui Dodò è esploso, Ferguson cercava terzini in Brasile, tant’è vero che poi ha preso i gemelli Da Silva. Il Manchester cercava questo tipo di laterale aggressivo, anche se poi hanno spostato un po’ il tiro”.
Alla fine Dodò è finito alla Roma.
“Era un po’ sparito dai radar dopo l’infortunio, la Roma è stata la squadra che ci ha scommesso più concretamente e infatti poi l’hanno portato a casa”.
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