MOTOGP A MOTEGI VINCE PEDROSA / ASROMALIVE.IT – Un mondo a parte, un altro sport. Quest’anno, vista la forzata assenza di quel fenomeno di Casey Stoner, il mondiale della Motogp è un discorso a due. Primo Pedrosa e secondo Lorenzo, oggi, ma da un bel po’ di gare è così. A Motegi, in Giappone, il copione è sempre quello.
Nell’ennesima gara da sbadigli, impossibile non definirla tale visto che i sorpassi contati sono stati non più di cinque in tutta la gara e le emozioni col contagocce, Lorenzo parte alla grande allo start e si prende la testa della corsa davanti a Pedrosa, Spies, Crutchlow, Stoner e Bautista. La gara del texano della Yamaha però dura lo spazio di un giro perché va dritto alla curva dopo il rettilineo finendo per l’ennesima volta con un ritiro prematuro. Lorenzo sembra averne di più nella prima parte di gara e Pedrosa nelle prime battute sembra avere difficoltà a tenere il ritmo del numero 99 della Yamaha. E’ però un impressione che dura poco perché Pedrosa inizia a risalire la china e già dal quinto-sesto giro si incolla ai tubi di scarico della M1 del leader del mondiale. Dietro Crutchlow sembra non avere troppe difficoltà a gestire la terza posizione anche perché Stoner non ha la forza nemmeno di restare incollato a Bautista che si issa al quarto posto e inizia l’inseguimento al britannico della Yamaha Tech 3.
All’undicesimo giro la svolta della gara: Pedrosa in rettilineo svernicia Lorenzo e si porta al comando della corsa. La sensazione iniziale è che il maiorchino non abbia fatto nulla per respingere l’attacco di Dani e che sia una mossa di studio. Ma è una percezione sbagliata perché Pedrosa saluta tutti e a suon di giri sull’1”45 basso guadagna decimi su decimi e diventa irraggiungibile per Lorenzo. Con il primo e il secondo posto già ipotecati l’unica bagarre reale resta quella per il terzo posto fra Crutchlow e Bautista. Lo spagnolo del team Gresini a cinque giri dalla fine rompe gli indugi e sorpassa la M1 dell’inglese che prova a ribattere con un sorpasso all’interno il giro seguente ma deve arrendersi allo strapotere della RC212V di Batigas che ripassa davanti. Ci si prepara a un testa a testa all’ultimo giro fra i due ma proprio a poche curve dalla fine, il propulsore della Yamaha di Crutchlow cede permettendo a Dovizioso di issarsi a un insperato quarto posto che gli permette di portarsi a sole cinque lunghezze da Stoner, che chiude al quinto posto, e vede il suo terzo posto nel mondiale sempre più in pericolo. Lì davanti invece ci sono 28 punti per Lorenzo su Pedrosa a tre gare dalla fine. Non è assolutamente finita e Dani Pedrosa sembra più in forma del rivale, vedremo.
Settimo posto per Valentino Rossi, che a Motegi si conferma la migliore delle Ducati in pista ma che non riesce proprio a fare di più per riuscire a battagliare con le Yamaha e Honda, ancora una volta nettamente più competitive.
Ecco le parole dei protagonisti a fine gara:
Dani Pedrosa (Pilota Hrc, 1° classificato) “E’ stata una gara difficile, il passo era molto alto. All’inizio ho cercato di capire come si comportava la moto perché in qualifica avevamo avuto molti problemi. Anche in gara ho avuto un po’ di chattering, ma sono riuscito a controllarlo. Alla fine ho tenuto tutto sotto controllo e gestito il distacco. E’ una bella vittoria per me e per la Honda qui in Giappone. Non avevo grandi aspettative. Poi ho visto che la moto non andava male e potevo lottare con Lorenzo, finché sono anche riuscito a passarlo. Allora ho provato subito a spingere per alcuni giri e alla fine è arrivata una bella vittoria”.
Jorge Lorenzo (Pilota Yamaha, 2° classificato): “Sono partito bene, ho provato a scappare, ma non ci sono riuscito e ho visto che più di 4 decimi di vantaggio non ho mai avuto. Dani mi ha passato e ho visto che in rettilineo c’era troppa differenza fra di noi: ho potuto poco. Ci riproverò in Malesia a vincere, ma anche un secondo posto andrebbe bene per il mondiale. Se mi sto trasformando in un ragioniere? No, è solo che Pedrosa e la Honda vanno più forte”.
Alvaro Bautista (Pilota Honda, 3° classificato): “Questo è stato davvero un ottimo fine settimana. Sabato ho rinnovato il contratto col team Gresini e oggi è arrivato è il secondo podio della stagione. Da fuori la lotta con Crutchlow può essere sembrata divertente, ma da dentro guidare e combattere così è sempre molto impegnativo. Sono molto contento del lavoro fatto nel weekend e sapevo di poter fare una buona gara, con un buon passo. Abbiamo fatto un buon risultato, ma dobbiamo continuare a lavorare per fare meglio, anche se mi trovo molto bene su questa moto e con il team. All’inizio non sono partito molto bene e faticavo a fare i sorpassi, poi quando sono arrivato dietro a Crutchlow avevo paura di stargli in scia perché avevo problemi con i freni. Anche nel warm-up avevamo visto che si scaldavano davvero tanto e poteva essere pericoloso. Negli ultimi giri però ho provato ad attaccare e abbiamo lottato duro per molte curve. Per fortuna alla fine sono riuscito a centrare il podio ed è stato divertente. Speriamo di continuare a fare bene”.
Casey Stoner (Pilota Honda, 5° classificato): “Sono deluso, perché nei primi 10-15 giri la moto si comportava molto bene e avevo il passo per stare coi primi. Ma verso la fine ho accusato il chattering. Forse perché con meno benzina la moto è diventata più leggera, ma non riuscivo a caricare il peso in avanti e l’anteriore vibrava molto. Ho dovuto fare un passo indietro, ma a fine gara avevo trovato un modo per guidarci sopra. Frenavo più forte e prima, rilasciando i freni gradualmente per sentire meglio l’anteriore. Avevamo trovato un buon bilanciamento ma non posso negare che oggi la moto andava meglio di quanto andassi io”.
Valentino Rossi (Pilota Ducati, 7° classificato) “Penso che abbiamo fatto il massimo che potevamo fare durante tutto il fine settimana abbiamo lavorato bene sulla moto e anche oggi, per la gara, avevo un buon setting. Purtroppo al momento questo è il nostro potenziale e il nostro passo, soprattutto nei primi giri, ancora non è a livello degli altri. Oggi ho guidato al massimo per tutta la gara, ho cercato di riprendere Bradl e alla fine mi sono avvicinato. Secondo me da quando abbiamo il nuovo telaio e il nuovo forcellone abbiamo trovato la costanza. Però c’è ancora da lavorare, perdiamo ancora tanto in accelerazione dove non riusciamo a mettere in terra tutti i cavalli perché le gomme scivolano troppo, soprattutto in uscita dalle curve lente. In ogni caso ci impegneremo al massimo fino alla fine e vedremo cosa viene fuori”.
In Moto2 dominio assoluto di Marc Marquez, il diciannovenne spagnolo pronto a passare “tra i grandi” nel 2013. Sembra in effetti stargli stretta questa categoria soprattutto dopo un “garone” come quello di oggi. Partito dalla seconda posizione, sbaglia ad innestare la marcia subito dopo lo start e viene pericolosamente lisciato dagli altri e si ritrova ventottesimo dopo la prima curva. In tre curve però ecco che esce il fenomeno: si ritrova quattordicesimo dopo una serie di sorpassi da brivido! Al quinto giro si ritrova settimo e al sesto è in quinta posizione e la sua marcia è inarrestabile. Lì davanti gongolava Pol Espargaro alle spalle del compagno di squadra Esteve Rabat ma la furia Marquez si è gettata con foga su entrambi, risucchiandoli e costringendoli rispettivamente al secondo e terzo posto. Sesta posizione dopo una gara accorta per Simone Corsi, primo degli italiani, mentre un anonimo Iannone è diciottesimo, fuori dalla zona punti. Ora Marquez ha 53 punti di vantaggio su Espargaro in classifica, già a Sepang potrà festeggiare.
Arriva dalla Moto3 l’unica gioia del weekend di Motegi per il motociclismo italiano. Ad ottenerla è Alessandro Tonucci che sul tracciato nipponico ottiene il primo podio della sua carriera nel mondiale al termine di una gara ricca di colpi di scena e che è stata vinta dall’inglese Danny Kent, che dopo la pole trova il primo successo iridato. Il pilota britannico della Ktm ha avuto la meglio al termine di un bel finale di gara con un ultimo giro entusiasmante: Salom tenta un triplo sorpasso e tocca Folger che era in testa, portandoselo nella via di fuga. Per tre quarti dell’ultimo giro Sandro Cortese, primo, é Campione del Mondo davanti a Kent e Tonucci, poi arriva il colpo di scena: il tedesco perde il controllo della sua KTM e si scontra con Tonucci, ma solo l’italiano rimane in piedi. Per Danny Kent allora è facile andare a prendersi la prima vittoria in carriera e culminare un fine settimana da sogno. Sul podio anche Maverick Viñales (Ftr Honda), fino a quel momento totamente fuori dai giochi, mentre Tonucci (Ftr Honda del team Italia) trova un podio insperato e meritato. Cortese riesce a chiudere la gara sesto e nel mondiale vanta ancora 56 punti su Viñales e 61 su Salom. Per l’italo-tedesco l’appuntamento con il titolo potrebbe essere però rimandato solamente di sette giorni visto che già a Sepang il pilota Ktm può laurearsi campione del mondo.
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