Il portiere in pochi anni da riserva al sogno che sembrava impossibile
ASROMA ARTUR BRASILE / ASROMALIVE.IT – Si può passare in due anni dall’essere riserva della riserva della riserva alla Nazionale più forte del mondo? A quanto pare sì. La Gazzetta dello Sport ripercorre oggi la storia di Artur, portiere brasiliano che due anni fa lasciò la Roma dove era chiuso da Doni, Julio Sergio e Lobont, per approdare al Braga. Da lì in poi un’escalation continua con la finale dell’Europa League raggiunta da protagonista e la chiamata del Benfica, dove ora è titolare fisso, a 31 anni. Mano Menezes lo tiene d’occhio e lui sogna. Lui parla del suo sogno e della sua esperienza romanista senza rimpianti “È vero — ammette —, alla Roma con Spalletti ero diventato la quarta scelta. È terribile per un portiere. Eppure non mi sono mai perso d’animo, ho preso atto delle decisioni dell’allenatore, come dovrebbe fare qualsiasi professionista, e soprattutto mi sono innamorato di Roma e della Roma“. I colori giallorossi non si sono diluiti negli ultimi due anni. Non c’è solvente che tenga, perché “centinaia di colleghi sognerebbero di poter mettere la Roma nel loro curriculum. E se sto facendo bene a Lisbona lo devo anche a quanto ho imparato a Trigoria“. Continua così, Artur.