Roma-Bologna, Cesari: “Perché Napoli, Juve e Milan sono arbitrate da arbitri internazionali e la Roma no?”

L’ex arbitro dice la sua su mister Zeman, la designazione di domenica e l’espulsione di Osvaldo a Milano

Graziano Cesari

ROMA-BOLOGNA CESARI / ASROMALIVE.IT – Anche se ormai ha appeso il fischietto al chiodo, il parere di un addetto ai lavori riguardo il rapporto Roma-arbitri e una battuta riguardo una pesante assenza domenica tra le fila giallorosse.

Le parole di Graziano Cesari.

I tifosi della Roma temono ripercussioni per le dichiarazioni di Zeman. Sbagliano?
Spero assolutamente che siano preoccupazioni infondate. Quello che pensa un allenatore come Zeman, che ha esperienza e che ha visto confermate alcune sue accuse del passato, è un’opinione che va sempre presa in considerazione. La rettifica però mi fa pensare che la società non abbia gradito le dichiarazioni. E’ stata una scelta societaria sbagliata. Preferirei che si potesse essere liberi di portare critiche costruttive. Questo Palazzo che lui critica, vuoi nella figura di Abete vuoi in quella più generale del sistema calcio, è un Palazzo vecchio, primitivo. Ha abitanti che andrebbero fatti sloggiare. Nessuno ovviamente andrà dall’arbitro a dire che danneggia la Roma. A questo non voglio crederci. Credo però che, attraverso le tante chiacchiere, un condizionamento è inevitabile: l’arbitro lo subisce inconsciamente. Io rifiuto però l’idea che un eventuale errore arbitrale possa essere pilotato“.

Su Guida di Torre Annunziata, designato per Roma-Bologna.
Buonissima designazione. Sono sicuro diventerà internazionale tra poco, questo è un ragazzo che arbitra nel verso senso della parola. Le prime apparizioni sono state positive, malgrado qualche piccolo errore, ma a inizio stagione può accadere. Si impegna, ha grinta e instaura un buon rapporto con i calciatori. Mi piace molto. C’è una cosa che non capisco però: perché Napoli, Juve e Milan sono arbitrate da internazionali e la Roma no?

La Roma non avrà Osvaldo.
Colpa della follia di Bergonzi. Conosco bene Mauro, ha una testa bacata e muore dalla voglia di essere protagonista. E’ il Balotelli degli arbitri, nel senso che se non va sui giornali per un paio di giorni sta male. Aveva arbitrato bene, senza incidere sul risultato, fino a che non si è lasciato andare a questa stupidaggine. Solo mania di protagonismo, nessun’altra motivazione“.

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