L’ex tecnico della Fiorentina, in passato accostato anche alla Roma, ha parlato dei giallorossi e di Zeman
SERIE A ROSSI ZEMAN IDEE SOCIETA’ AMBIENTE TIFOSI FILOSOFIA / ASROMALIVE.IT – Tutti ricorderanno il brutto episodio dell’aggressione di Delio Rossi ad Adem Ljajic, un episodio che costò la panchina della Fiorentina all’allenatore emiliano. Rossi, che in passato era stato accostato anche alla Roma, è tornato a parlare della squadra di Zeman a Radio Radio. Ecco le sue dichiarazioni:
Visto il suo rapporto con Sabatini, il primo anno della nuova società della Roma, si parlava di un suo possibile approdo sulla panchina giallorossa. E’ mai stato vicino alla Roma?
“Non sono mai stato vicino alla Roma, se ne è parlato perché io e Walter (Sabatini, n.d.r.) abbiamo un ottimo rapporto professionale e di stima a livello personale, quindi è normale che ci sia stato questo accostamento, ma in realtà non sono mai stato vicino alla panchina della Roma come non stato mai stato vicino alla panchina di altre squadre”.
Cosa pensa della Roma di Zeman?
“Quando si prende Zeman, si prende tutto il pacchetto. Ha le sue idee e le porta avanti con coerenza, bisogna seguire quella filosofia, devono farlo società, ambiente e tifosi, nel momento in cui si sceglie di sposare Zeman. Ha bisogno di certi tipi di giocatori per il suo gioco, che è molto intrigante”.
Ce li ha?
“Alcuni sì, altri no, altri devono imparare a conoscere i suoi schemi. Ma essendo una società competente quando hanno scelto di prendere Zeman, hanno considerato di mettergli a disposizione giocatori adatti”
Lei una volta era considerato un allievo di Zeman? Come viveva la cosa, era un complimento?
“A livello giornalistico piace questo fatto di creare discepoli, eredi. Io sono stato suo giocatore e ho cercato di rubare qualcosa, di imparare. Il mio primo anno pensavo di avere giocatori adatti e con la Salernitana facemmo molto bene. Ognuno nel 4-3-3 mette qualcosa di suo, comunque sono contento di essere stato accostato ad un allenatore come Zeman perché è un grande. Peggio sarebbe stato se mi avessero paragonato ad allenatori scarsi”.