ROMA LORIERI STEKELENBURG INTERVISTA / ASROMALIVE.IT – 22 presenze e 25 gol subiti in 2 anni di Roma, Fabrizio Lorieri non è certamente l’ultimo arrivato quando c’è da intavolare un discorso sui portieri. Intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 fm, nella trasmissione condotta da Alberto Mandolesi, Massimo D’Adamo e Cindy Simonacci, l’ex estremo difensore giallorosso, con alle spalle altre esperienze importanti con le maglie di Torino, Ascoli, Lecce e Genoa, ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato del reparto-portieri della Roma:
Nella Roma ultimamente non ci sono stati tanti portieri para-rigori. Di mestiere tu ora fai il preparatore dei portieri (al Lecce). Secondo te si può insegnare a parare i rigori?
“Ognuno ha un suo modo di affrontare l’avversario. Occorre ovviamente studiarlo. Noi lo facevamo, ma ora con le nuove tecnologie tutto questo è più semplice. Il portiere deve mantenere una freddezza e una concentrazione superiore a quella dell’avversario. Poi deve avere anche un pizzico di fortuna”.
Il portiere deve attendere o anticipare la mossa dell’avversario?
“Cerchi di rimanere fermo fino all’ultimo e poi capita di ritrovarsi dalla parte opposta rispetto a quella che avevi pensato…”.
Per Zeman durante il ritiro sembravano non esserci gerarchie per il ruolo del portiere, poi nelle prime due gare di campionato è stato scelto come titolare Stekelenburg. Secondo te deve esserci una gerarchia tra i portieri?
“Assolutamente sì, il ruolo del portiere è forse l’unico in cui c’è bisogno di fare chiarezza tra il titolare e la riserva, poiché il dualismo può essere controproducente. Qualcosa di simile mi è accaduto con Cervone nel mio primo anno alla Roma. Difatti la stagione successiva Mazzone mi fece un discorso chiaro ‘ti stimo, ma se resti fai la riserva’. Io accettai e feci solo due presenze”.
Quali caratteristiche deve avere il portiere zemaniano?
“Il contrario di quelle che avevo io! Il prototipo era il povero Mancini, recentemente scomparso. Il portiere zemaniano deve riuscire ad anticipare e prevedere l’azione, deve avere il coraggio di uscire dall’area di rigore, avere una buona corsa ed essere bravo nell’uno contro uno. Non è facile”.
Che opinione hai di Stekelenburg?
“Per me è un grandissimo portiere. Lo stimo moltissimo. Copre bene la porta ed ha la giusta sicurezza nelle parate. E’ un portiere di livello internazionale”.
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