Con la costituzione delle parti è cominciato, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Bari Flora Cistulli, il processo a cinque imputati per due presunte partite truccate del campionato di calcio di serie A 2010/2011. Le presunte combine di Palermo-Bari e Bari-Sampdoria costituiscono uno dei quattro procedimenti baresi sul calcioscommesse. Il giudice ha ammesso come parti civili l’associazione ‘Bari in Testà che rappresenta circa 200 tifosi e altri 54 tifosi del Bari.
Per le due partite, secondo l’ accusa, i calciatori biancorossi incassarono complessivamente 140mila euro. Per un errore nel calcolo della pena il giudice ha invece rigettato il patteggiamento dell’ex calciatore del Bari Simone Bentivoglio, imputato per frode sportiva. La difesa dell’ex biancorosso, con il consenso del pubblico ministero Ciro Angelillis, aveva proposto il patteggiamento a un mese e 15 giorni di reclusione e al pagamento di una multa che il giudice ha ritenuto superiore a quella dovuta. Anche Bentivoglio, come gli altri ex calciatori che nei mesi scorsi hanno patteggiato, ha donato 10mila euro (corrispondenti al guadagno illecito per la presunta combine) in favore del Seminario Arcivescovile di Bari per la costruzione di un campo di calcio destinato a giovani baresi svantaggiati.
La proposta di patteggiamento per Bentivoglio sarà ripresentata nell’udienza del prossimo 10 febbraio. Nell’ambito di questo procedimento nei mesi scorsi hanno già patteggiato gli ex giocatori Andrea Masiello (20 mesi di reclusione per queste e altre quattro combine), Marco Rossi (un mese di reclusione per Palermo-Bari). Dinanzi al giudice Cistulli sono imputati per frode sportiva anche l’ex biancorosso Alessandro Parisi, l’ex calciatore della Sampdoria Stefano Guberti, il faccendiere del Bari Angelo Iacovelli e Hristian Ilievski. Stando alle indagini della magistratura barese, per Palermo-Bari (2-1) del maggio 2011 Alessandro Parisi, Marco Rossi e Simone Bentivoglio accettarono la somma di 30mila euro ciascuno da Hristian Ilievski, anche grazie alla mediazione di Masiello.
La combine di Bari-Sampdoria (0-1) dell’aprile 2011 fu pianificata – secondo l’accusa – dopo che il calciatore della Samp Stefano Guberti, «in concorso con altre persone allo stato ignote», offrì circa 50mila euro a Masiello e «agli altri calciatori del Bari partecipanti all’incontro».
Fonte: Ansa