AS ROMA STEKELENBURG / WEB – La frase chiave per i portieri con Zeman è la seguente: “Non c’è ancora un titolare”. Questa frase, pronunciata dal boemo all’inizio del ritiro, è anche il leitmotiv di una situazione che sta diventando di difficile gestione in casa Roma. Il portiere olandese vicecampione del mondo, arrivato con le fanfare di “portiere-salvarisultato” appena un anno fa, rischia seriamente di perdere il posto in questa nuova Roma, con il pericolo di ricreare ciò che successe all’Ajax già undici anni fa. Il giovane Stekelenburg infatti, agli inizi della carriera si trovò a lottare per il posto da titolare con il ben più esperto Lobont e ci mise tre anni per scalzarlo dal ruolo e per iniziare a vincere tutto con la propria squadra di club mentre il rumeno vagava in Italia tra Fiorentina e Roma senza troppo successo. Ora Lobont, dopo anni in cui era stato eletto a “chioccia” dello spogliatoio, sembra aver trovato una nuova dimensione grazie a Zeman. Il boemo infatti predilige portieri che sappiano giocare bene con i piedi, che abbiano senso della posizione e che sappiano svolgere un ruolo quasi da libero aggiunto. Stekelenburg nella brutta stagione scorsa in cui ha subito 40 gol in 29 partite ma soprattutto due espulsioni e un infortunio grave in uscita causati dalla non capacità di seguire bene l’azione, ha dimostrato di non essere in grado di svolgere tale ruolo. Tra i pali è fortissimo, come dimostrano eccellenti parate al fulmicotone, ma è quando esce che nascono i problemi. Lobont invece sta dimostrando ottima adattabilità ed è attualmente il preferito di Zeman, che lo ha schierato finora in tutte le amichevoli. Questo ha causato ieri la rabbia di Stekelenburg il quale già in ritiro aveva mostrato segni di nervosismo non fermandosi per i canonici autografi coi tifosi e rifiutandosi di andare in panchina contro il Rapid Vienna. Sarà quindi Lobont il nuovo numero uno della Roma? Forse, ma in quel caso Stekelenburg andrebbe sicuramente venduto e sostituito con un uomo dalle caratteristiche più adatte al gioco di Zeman. Il primo nome che viene in mente è quel Julio Cesar messo alla porta dall’Inter per fare posto ad Handanovic, ma il cui ostacolo è l’alto ingaggio.
Valerio De Santis
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