Ecco le parole del centrocampista di origine bosniaca in conferenza dalla sala stampa di Riscone di Brunico nel ritiro giallorosso
- Miralem Pjanic in conferenza
RITIRO ROMA CONFERENZA PJANIC / WEB – Nella conferenza stampa giornaliera in diretta da Riscone ha parlato quest’oggi Miralem Pjanic, il centrocampista offensivo giallorosso di origine bosniaca, uno dei punti di fermi della Roma del presente e del futuro. Queste le sue parole alle domande dei giornalisti presenti:
Borini va a Liverpool, è quasi ufficiale. Come commenti questa notizia?
Se lui parte vuol dire che sia lui che la società lo vogliono. Perdiamo un giocatore importante dopo una bella stagione l’anno scorso. Ora guardiamo avanti e vediamo cosa succederà. Sono contento per lui.
Cosa ti aspetti da questa stagione? La Roma può competere con 2-3 rinforzi?
Siamo qui per lavorare, abbiamo la possibilità di lavorare tutti insieme, mancano solo Daniele e Castan. Sono sicuro che possiamo fare grandi cose. Dobbiamo lavorare e non parlare troppo.
La Roma rispetto all’anno scorso sarà più o meno forte?
Questo non lo so ancora, è da solo 10 giorni che siamo insieme, sono arrivati alcuni giocatori ma vediamo che squadra avremo quando comincerà il campionato. Già ad oggi sono sicuro di poter lottare per lo scudetto.
Cosa cambia nel tuo ruolo dai moduli di Luis Enrique a quello di Zeman?
Cambia qualcosa, con Luis Enrique puntavamo sul possesso di palla, ora il mister cerca la velocità e la verticalizzazione. Sono molto più vicino alla porta avversaria e spero di fare tanti gol quest’anno.
Potresti fare anche il regista?
Non lo so, decide il mister, il mio posto è più vicino alla porta.
Quali obiettivi personali ti prefissi per il futuro?
L’anno scorso ho disputato una buona stagione come prima in Italia, voglio fare meglio, prendermi più responsabilità, conosco meglio i compagni ed il calcio italiano. L’obiettivo ce l’ho ma è inutile dirlo adesso, vorrei fare un certo numero di gol e assist.
L’anno scorso hai seguito l’andamento della squadra, hai calato il rendimento nel finale. Cosa è successo?
Ho avuto un problema fisico dopo il derby, ho perso tempo prima di ritrovare il ritmo. Non potevo aiutare la squadra come volevo, non stavo bene e si è visto sul campo.
Non riuscivate più a seguire l’allenatore?
Ci è mancata la continuità; in casa abbiamo fatto sempre bene, ma in trasferta abbiamo avuto paura di giocare. Quest’anno dobbiamo cambiare, miglioreremo fuori casa.
Questa rosa è ai livelli di Juve e Milan? C’è bisogno di andare sul mercato?
Se guardiamo i nomi delle grandi del Nord magari sono più forti, ma non vuol dire nulla. Contano l’atmosfera ed il grutto. Sono certo, in questa squadra c’è grande qualità. La mentalità deve essere giusta fin dall’inizio.
Sabatini ha rifiutato delle offerte importanti per te. Hai mai pensato di poter lasciare la Roma?
No, è troppo presto per questo, sono venuto qui firmando per quattro anni. Voglio rispettare il mio contratto. La squadra vuole arrivare in Champions il prima possibile, mi manca è vero, ma spero di arrivarci già quest’anno.
Può essere un vantaggio non fare le coppe per la Roma?
No, è pesante per una società come la nostra. La Roma deve disputare le competizioni europee.
I problemi dello scorso anno erano di origine tattica o anche di personalità?
Noi abbiamo giocatori di personalità, credo fosse più un problema mentale. Non è possibile andare a Lecce a prendere 4 reti, dobbiamo migliorare tutto questo.
Entro domani dovrebbero arrivare Tachtsidis e Bradley, unici due centrocampisti che ha voluto Zeman. Ti sorprenderesti di non essere titolare?
Se giocano loro sono migliori di me, dunque tutto dipende da me. Non mi preoccupo per questo, io voglio giocare tra i primi undici.
Ti senti mentalmente pronto di diventare un punto fermo della Roma?
Lo voglio, mi piacerebbe avere più responsabilità. Ho 22 anni ma è la mia sesta stagione da professionista. Quest’anno mi sento pronto per prendermi questo ruolo. Ci sono altri giocatori comunque più esperti di me, io voglio solo aiutare la squadra.
Ti senti più a tuo agio con questo calcio in verticale?
Io mi sento come tutti gli altri di voler giocare e dimostrare al mister di poter essere titolare. Mi piace sia tenere palla sia giocare in verticale, non c’è problema per me.
Come ti stai trovando con i metodi di allenamento?
Bene, è un lavoro simile a quelli precedenti, forse un pò più duro, ma la preparazione non può essere facile. Sono sicuro che la squadra sarà pronta all’inizio della stagione.
Dei tuoi compagni chi ti ha sopreso di più?
Nel lavoro atletico nessuno molla, siamo tutti pronti a lavorare insieme. Lamela lo fa molto bene, comunque vedo felice tutta la squadra per il lavoro che si fa.