Serie A, quando la maglia diventa marketing: tra Milan, Genoa, Juventus, Lazio e Barcellona

Molti club hanno deciso di aggiungere uno slogan alla propria maglia. Trovate pubblicitarie che rischiano di deturparne la genuinità originaria

Paulo Roberto Falcao e Diego Armando Maradona

SERIE A MAGLIA MARKETING MILAN GENOA JUVENTUS LAZIO BARCELLONA / WEB – A volte capita di rivedere immagini come questa e ciò che si prova è una grande nostalgia. Non solo a causa dei due campioni presenti nella foto, quanto per le loro maglie: casacche che significavano soltanto l’appartenenza ad una squadra. Oggi quella semplicità, quella genuinità presente nel calcio si è persa. Ed ecco che, allora, Paulo Roberto Falcao e Diego Armando Maradona sembrano due calciatori degli anni ’20, come se si fosse al cospetto di un quadro antico.

Ora le maglie di alcuni club, anche molto blasonati, rischiano di essere letteralmente invase dalla pubblicità e di trasformarsi in un solo brand. Non solo marchi, ma anche slogan. La Juventus, ad esempio, ha deciso di inserire una scritta sotto il proprio stemma che recita così: ”30 sul campo”. Una scelta che potremmo definire abbastanza ”coraggiosa”, diciamo. Nonostante la faccia tosta del club torinese, il Genoa ha deciso di seguire l’esempio e sulle maglie dei rossoblù comparirà questa frase: ”Il club più antico d’Italia” (il Genoa Cricket and Football Club è stato fondato, infatti, il 7 Settembre 1893). A sua volta, i creativi rossoneri hanno pensato di scrivere sulle maglie del MilanIl club più titolato al mondo”. Iniziative che ricalcano ciò che da qualche anno ha fatto anche il Barcellona, che sulle proprie maglie porta il motto: ”Più che un club”. Questione d’immagine o d’orgoglio? Si può cadere anche nel mero sfottò, come ad esempio con la scelta fatta dalla Lazio: sulle casacche biancocelesti comparirà la scritta ”La prima squadra della Capitale”.

Tutto è reso lecito dalla Federazione che, nel proprio regolamento, consente alle squadre di occupare uno spazio non oltre i 350 cmq sulle proprie maglie per gli sponsor ed i fornitori. Non si fa però riferimento ad eventuali slogan o frasi aggiuntive ed è proprio questo vuoto che ha portato a quanto si è descritto sopra. La speranza è che il calcio non si trasformi totalmente da pura competizione sportiva a competizione economica.

Marco Pennacchia

 

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