Il calciatore serbo rievoca i suoi anni in giallorosso vissuti con il neotecnico della squadra capitolina
TOMIC ZEMAN / WEB – E’ stato intervistato dai redattori di gazzettagiallorossa.it l’ex calciatore Ivan Tomic il quale, durante i suoi anni alla Roma, è stato allenato da mister Zeman.
Di seguito le sue dichiarazioni a proposito di questa parentesi della sua carriera con il boemo.
“Il mio ricordo del boemo è buonissimo, sia a livello calcistico, sia a livello umano. Purtroppo ero un calciatore che non ha dimostrato quello che Zeman si aspettava da me, ma era stato lui che aveva parlato con i dirigenti e che mi aveva voluto in quel momento alla Roma. Si è creato un buonissimo rapporto”.
I suoi allenamenti?
“E’ vero, erano pesanti. Fin dal ritiro sono duri. Il boemo è un allenatore che insiste sulla velocità del gioco, per questo i giocatori devono essere ben preparati. In particolar modo la difesa, che con il 4-3-3 deve uscire alta. La preparazione con lui si basava molto sul livello tattico e sugli schemi in fase difensiva e offensiva”.
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TOMIC: “Ho un buonissimo ricordo di Zeman, sia a livello calcistico sia a livello umano”
L’ex giallorosso ha aggiunto: “Purtroppo non ho dimostrato quello che Zeman si aspettava da me…”
TOMIC SU ZEMAN – L’ex giocatore giallorosso Ivan Tomic ha ricordato la sua esperienza alla Roma sotto la guida di Zeman, il tecnico che oggi tornerà ufficialmente a Trigoria dopo 13 anni. Queste le dichiarazioni dell’ex calciatore a gazzettagiallorossa.it: “Il mio ricordo del boemo è buonissimo, sia a livello calcistico, sia a livello umano. Purtroppo ero un calciatore che non ha dimostrato quello che Zeman si aspettava da me, ma era stato lui che aveva parlato con i dirigenti e che mi aveva voluto in quel momento alla Roma. Si è creato un buonissimo rapporto”.
I suoi allenamenti?
“E’ vero, erano pesanti. Fin dal ritiro sono duri. Il boemo è un allenatore che insiste sulla velocità del gioco, per questo i giocatori devono essere ben preparati. In particolar modo la difesa, che con il 4-3-3 deve uscire alta. La preparazione con lui si basava molto sul livello tattico e sugli schemi in fase difensiva e offensiva”.