Il centrocampista romanista parla della Nazionale
NAZIONALE DANIELE SUGLI AZZURRI / WEB – Con la consapevolezza di essere uno dei protagonisti assoluti dell’Europeo della possibile consacrazione internazionale, Daniele De Rossi ha parlato nella conferenza stampa di Casa Azzurri, a pochi giorni dalla sfida con l’Inghilterra. Un match di prestigio, nel segno di un fascino reciproco tra il jolly di Prandelli e la terra brittannica.
20 MLN IN TV, POCHI ALLO STADIO – De Rossi: “Il mio appello? Il problema è anche quello, chi può permettersi in questo periodo storico di spostarsi in massa come gli inglesi. Quindi anche l’aspetto economico incide, ma con gli inglesi siamo sempre in svantaggio numerico. Gli inglesi seguono infatti la propria Nazionale ovunque, ma in campo saremo undici contro undici. Poi certo, è sempre bello ricordare i momenti in Germania dove ci seguivano in tanti. Magari una eventuale qualificazione potrà convincere altri tifosi a venire”.
IDOLO GERRARD – “Gerrard è uno dei miei idoli da sempre, ma l’Inghilterra non è solo lui. Hanno giocatori molto forti, in difesa e chiaramente in attacco. Balotelli? Potenzialmente può far male all’Inghilterra ma a qualunque altra squadra”.
RUOLO ED EUROPEO DI DE ROSSI RUOLO – “Non so dove giocherò ma non lo dico per diplomazia, lo penso davvero. Le parole del mister mi hanno fatto piacere, sono dichiarazioni che evidenziano stima e fiducia. La possibilità di svariare, muovermi è qualcosa che mi piace e interessa. Per esempio Gerrard è un emblema da questo punto di vista e mi piacerebbe un giorno avvicinarmi a questo tipo di giocatore. Dove mi diverto di più? Mi faccio delle domande perchè questo è un torneo di sei partite, al contrario di un campionato di 38 partite. Io non gioco nel ruolo che amo di più perchè nel mio ruolo c’è uno dei giocatori più forti della storia del calcio italiano come Pirlo. Io non mi definisco un calciatore stratosferico, ma un calciatore completo e ripeto, penso sia doveroso per ogni giocatore accettare qualsiasi ruolo. Posso dire però che non pensavo di trovarmi così bene come difensore”.
BALOTELLI – “Corpo estraneo? Non mi sembra, ma chi sta in panchina avrà sicuramente meno entusiasmo di chi gioca. Io comunque lo vedo tranquillo e non potrei tuttavia intervenire, nel caso lo farà il mister. Mario inizia poi a diventare grandicello, un ometto che deve prendersi delle responsabilità e io al posto suo vorrei essere trattato come un veterano del gruppo”.
PIRLO – “L’importanza di Pirlo è nei numeri, nella sua carriera. E’ un giocatore meraviglioso che non scopriamo certo ora. Gli ultimi gol li abbiamo fatti partendo dai suoi piedi, dai suoi assist. Probabilmente contro l’Irlanda non è stata la partita migliore che abbiamo fatto, ma il suo valore è indiscutibile”.
ZEMAN – “L’ho sentito al telefono tramite Tonino Tempestilli. Non lo conosco, perché non l’ho mai avuto, ma è un tecnico che mi incuriosisce e sicuramente avrà stima di me perché sono un professionista come lui”.
SCANDALI – “Non è uno stimolo in più particolare, ma la spiegazione è che questi gruppi sono stati formati sempre da grandi professionisti e grandi calciatori. Credo che la spiegazione sia nel dna di questi calciatori: un popolo che nelle difficoltà si esalta”.
EVENTUALI RIGORI –“Dà fiducia che Inghilterra è sempre uscita ai rigori? Non ci avevo fatto caso, ma è una qualità passare il turno anche grazie ai rigori. Ma non stiamo preparando la partita pensando ai rigori. Se dovessero esserci, magari cercherò di batterlo come ai Mondiali e non ultimo Europeo”.