Gianluca Caprari, classe ’93, dopo il prestito al Pescara a partire dal Gennaio scorso, potrebbe seguire il tecnico boemo a Roma
MERCATO ROMA CAPRARI ZEMAN MASSIMO GIOVANE / WEB – Si è sempre detto che il prestito al Pescara gli avrebbe fatto bene, non tanto perchè avrebbe giocato di più, quanto per il fatto che avrebbe incontrato Zdenek Zeman, un allenatore che avrebbe potuto farlo maturare tanto. Parliamo di Gianluca Caprari, attaccante non ancora diciannovenne che, da Gennaio a questa parte, ha fatto vedere buone cose in Abruzzo. Ora, però, potrebbe tornare a Trigoria. Il giovane ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Ies sulla sua esperienza in biancoazzurro e sulle proprie aspettative:
Differenze tra Luis Enrique e Zeman a livello tattico?
Luis Enrique voleva più possesso palla, Zeman vuole più tagli offensivi.
Che cosa ti ha lasciato Luis Enrique?
Luis Enrique lo ringrazio per avermi dato fiducia e avermi portato in prima squadra. Zeman è il massimo per un giovane, ti fa crescere sotto tutti i punti di vista.
Da attaccante, è più facile adattarsi agli schemi di Zeman o Luis Enrique?
Penso che sia più complicato il gioco di Zeman, poi quando entri nei meccanismi puoi davvero far bene.
È veramente così dura la preparazione di Zeman?
È dura, tanto dura. I primi mesi ho fatto fatica, poi mi sono abituato. Il lunedì si fanno 45 minuti giri di corsa intorno al campo con vari scatti. Poi addominali nel pomeriggio. Il martedì si fa sempre doppia seduta: lavoro atletico la mattina, il pomeriggio si lavora un po’ con la palla. Mercoledì ne fa uno, sempre balzi e lavoro sulla forza. Giovedì doppio: mattina con scatti e esercizi atletici, il pomeriggio c’è la partitella. Il venerdì mattina si fa la velocità, possesso palla e prova la squadra. Ah, dimenticavo, il lunedì si fanno i gradoni.
È vero che qualcuno rimette perché non è in grado di reggere i ritmi?
Mi hanno detto che succede, è vero.
Con chi ti sei trovato meglio al Pescara?
Ho giocato sempre con Insigne e Immobile, e mi scambiavo con Sansovini. Sono tutti e tre bravi, però con Marco (Sansovini, n.d.r.) ho giocato di meno. Con gli schemi del mister è bello, si ha sempre l’opportunità di arrivare davanti alla porta.
Insigne?
È forte. Anche Verratti è fortissimo.
Sono pronti per una grande squadra?
Penso di sì.
Speri di tornare nella Capitale con Zeman o rimanere in provincia?
Non saprei dire. Sarà il mister a decidere quello che fare con me, ma sapete come la penso. Con Zeman sarei pronto sicuramente, non ci penserei due volte a tornare.