EURO 2012 SPAGNA ITALIA BUFFON CONFERENZA STAMPA SORPRESA / KIEV – Anche Gianluigi Buffon, oltre a Cesare Prandelli, ha parlato ai giornalisti nella sala delle conferenze stampa dello stadio Olimpico di Kiev, dove domani andrà di scena la finale dell’Europeo tra Italia e Spagna. Ecco le sue dichiarazioni:
La finale di domani è simile a quella di Berlino nel 2006?
Fiducia e emozioni sono quelle, se finirà uguale bisognerà aspettare, ma è normale che quando fai questo cammino in queste competizioni è sempre un’emozione.
Hai detto più volte ”Non vinceremo l’Europeo”. Perchè?
Ho detto che non vinceremo perché ad inizio e durante il torneo c’era, e c’è tutt’ora, una squadra che manifesta una certa superiorità. Il problema è che domani incontriamo proprio loro, la fortuna è che si parte da 0-0.
Balotelli ha fatto tanto, hai notato differenze rispetto al campionato inglese?
Ha fatto molto bene perché, innanzitutto, ha qualità immense ed è una buona base di partenza. Secondo, è entrato in un gruppo di grandi campioni calcisticamente e, terzo, ha trovato un allenatore che riesce a farlo rendere al meglio. Il merito è suo perché l’ha voluto, ma il merito è anche degli altri.
Dopo il mancato biscotto hai parlato di bonus: speri che scatti nella prossima stagione?
Era un modo di dire per far sentire a loro la riconoscenza, perché, spesso, nel calcio dentro e fuori dal campo non esiste.
Chi va fermato della Spagna?
Questa domanda me l’hanno fatta anche in occasione della prima partita. Ti rispondo uguale: la Spagna ha talmente tanti campioni che avere delle preferenze sarebbe non portare rispetto agli altri che fanno parte di questa squadra da sei anni e in cui hanno dominato in lungo e largo il panorama calcistico. Faccio i complimenti a loro: è giusto che ci siano tutti per affrontarli al meglio.
Perché dovrebbe vincere l’Italia?
Nello sport il giusto e l’ingiusto è un equivoco, c’è sempre da ponderare il pensiero. E’ giusto che vincano i più bravi: la Spagna ha più possibilità perché ha grandi singoli e grande gioco. L’Italia è stata una sorpresa e speriamo che lo sia fino in fondo.
Dopo 1982 e 2006 voi siete ancora in finale dopo uno scandalo, negli italiani c’è qualcosa in più che vi spinge?
Si al di là delle chiacchiere, gli italiani hanno un senso di responsabilità per la propria maglia che va oltre il proprio limite. Per esaltare la nostra bandiera e la nostra nazione, troviamo sempre il modo per andare avanti in maniera univoca e questa è la nostra forza.
Guarderai i film come prima delle altre sfide?
“Non so che ti hanno detto, ma non ho guardato nessun film“.
Hai parlato della pressione che l’Italia ha dovuto affrontare due anni fa nel difendere il titolo e l’avrà anche la Spagna. Li motiverà o avrà un effetto negativo?
Sarei felice e avrei grande sicurezza a dover affronare una finale, dopo aver vinto un Europeo e un Mondiale. Questo può essere un vantaggio.
La partita è anche tra due grandi portieri, cosa pensi di Casillas?
E’ un grande portiere e lo stimo molto, sono contento di essere qui. Un anno fa ero sceso al 150° posto come miglior portiere del mondo e sono felice di essere qui a potermi giocare questa sfida.
Inno nazionale cantato a squarciagola?
Io canto con trepidazione ed emozione. E’ il paese dove sono nato, ho perso due bis nonni sul Piave ed è il minimo gesto di riconoscenza per loro.
Perché l’Inghilterra va male come Nazionale nonostante il campionato sia di livello e i club avanzino in Champions?
Avere un campionato competitivo, non vuol dire avere giocatori competitivi. L’Inghilterra mostra il calcio migliore, ma è anche una nazione con maggiori possibilità economiche che gli permette di acquistare giocatori più forti. In Inghilterra, Italia e Spagna il campionato non rispecchia i reali valori della nazione. L’Inghilterra non è nemmeno fortunata perché nelle ultime 5/6 competizioni ha perso ai rigori.
L’invito di Napolitano a scatola chiusa non è un salto di qualità come a dire “bravi comunque”?
In un momento di miseria, un gesto normale sembra un gigante. Tanti complimenti al presidente.
Il blocco Juve aiuta?
Nel 2006 avevamo vinto anche lo scudetto, sono situazioni che si sono ripetute, ma non ci sono mai le controprove nel calcio. Avere un gruppo di giocatori rodati e collaudati, può aiutare ad ottenere risultati e semplificare il lavoro del mister.
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