RASSEGNA ESTERA / WEB – Il tempo del catenaccio è finito. Forse non nel resto degli affari italiani, ma nella Nazionale la rivoluzione è iniziata. Decisi a non ripetere la delusione dei Mondiali del 2010 quando l’Italia è uscita al primo turno e senza nemmeno una vittoria, gli azzurri hanno deciso di fare tabula rasa. “Non so se si può parlare di rivoluzione”, ha detto il ct Prandelli, “Ma il progetto è di avviare un nuovo ciclo per ricostruire una squadra basata sul gioco o almeno sulla volontà di costruire un gioco. Per questo deve avere una cultura tattica completamente diversa“.
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Per attuarla, Prandelli ha optato per una scelta radicale che sta incontrando qualche difficoltà, ma che ha già messo in pratica in passato. Grazie soprattutto ai giocatori della Juventus, incoronati campioni senza una sola sconfitta all’attivo, il tecnico si è ispirato a due precedenti esempi di successo, quello del 1982 e quello del 2006.
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