RASSEGNA ESTERA NUMERI 9 SPAGNA / WEB – Fino a pochi mesi fa il dibattito era incentrato sul fatto che la Spagna dovesse giocare con una punta centrale o con la formula del falso attaccante come si era trovato a fare molto bene Cesc Fabregas a inizio stagione. Oggi nessuno dubito che la selezione difenderà il titolo ottenuto nel 2008 a Vienna con un’ariete d’attacco nel suo undici iniziale.
Nella rosa a disposizione di Del Bosque sono presenti tre attaccanti centrali; Torres, Llorente e Negredo hanno vinto la battaglia per la convocazione con Soldado, che sembrava certo del posto dopo la tripletta al Venezuela ma che non è stato confermato in rosa.
Pare che la base della formazione che esordirà agli Europei contro l’Italia il prossimo 10 giugno sia praticamente fatta e che l’unico posto vacante è esattamente quello del giocatore che si troverà in mezzo al tridente con Iniesta e Silva ai suoi lati. Ognuno degli arieti scelti da Del Bosque hanno uno stile di gioco diverso, un modo differente di influenzare la fase offensiva della squadra.
Da qualche tempo il giocatore designato negli schemi del ct è Alvaro Negredo. Le prestazioni del calciatore del Siviglia con la selezione spagnola sono sempre state positive. Aldilà della sua efficacia sotto porta, con sei reti realizzate in nove gare, la Spagna ha trovato nel vallecano l’attaccante più capace a connettersi con i centrocampisti. Con Negredo la squadra ha un attaccante forte nel gioco aereo ma bravo più di ogni altro nel partecipare ai tocchi di prima e all’assist finale.
Improvvisamente, in questo scenario favorevole a Negredo, si è inserito prepotentemente Fernando Torres. Il nuovo Niño, che ha cambiato il modo di vedere le cose dopo l’esclusione dai convocati contro il Venezuela, ha affilato le zanne arrivando in Nazionale con la voglia di conquistare il mondo come quando esordì con la Roja nel 2003 in Portogallo.
La terza scelta tra gli arieti è Fernando Llorente. E’ stato, grazie alla sua ottima stagione, la prima scelta nelle qualificazioni del ct, ma con l’inizio dell’Europeo non è più una priorità. Le sue performance con la Spagna sono state positive quando è entrato dalla panchina a gara in corso. La punta dell’Athletic è una soluzione diversa dai suoi colleghi, nessuno come lui domina sulle palle alte, ma la Spagna non è una squadra che cerca di sfruttare questo tipo di gioco.
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