L’esperto di calciomercato dice la sua sulla stagione appena terminata e sulla prossima campagna acquisti
ROMA INTERVISTA CANOVI / WEB – Ai microfoni di RadioIes Dario Canovi ha rilasciato una lunga intervista in cui parla ancora dell’addio di Luis Enrique, della stagione giallorossa e del prossimo mercato estivo. Ecco le sue parole:
Se lo aspettava che Luis Enrique si dimettesse?
“Io il nome lo feci a Sabatini quando mi disse che era sua la responsabilità della scelta dell’allenatore. Non mi aspettavo l’abbandono di Luis Enrique, ma dopo questo campionato, una persona seria e onesta come è lui, non poteva non sentire la necessità di tirarsi fuori. Nel suo profondo sa che la colpa è in parte sua e in parte di una rosa che non era adeguata per lottare per le prime posizioni”.
Ci sono state delle pecche dirigenziali?
“Lo stesso Sabatini lo ha ammesso. Poi Burdisso si era infortunato e i difensori centrali erano contati e personalmente nessuno dei due mi piace. Sicuramente c’erano delle carenze sulle fasce esterne, credo che la rosa della Roma alla fine valeva il 6-7 posto che poi ha avuto”.
Che voto da a Sabatini?
“Generalmente gli do voti molto alti. Credo che abbia avuto pochissimo tempo per fare una campagna acquisti adeguata. La Roma sostanzialmente si è costituita solamente alla fine di luglio e hanno avuto poco tempo per il mercato. Nel mercato estivo a Sabatini darei un voto alto, ma non per il mercato di gennaio”.
Si sono fatte le cose troppo in fretta.
“Si, ma sono convinto che di Luis Enrique ne sentiremo parlare spesso in futuro. Io lo sugerii alla Fiorentina e al Genoa quando esonerò Gasperini. Me ne prendo la responsabilità, ma come consiglio, non di più”.
Qual’è la reale forza degli americani?
“Io credo che i dirigenti della Roma hanno il sacro santo dovere di essere sinceri e dire qual’è il reale programma della società. Se vogliono lottare per il campionato hanno bisogno di 5 acquisti. Se la Roma ha questi 50-60 milioni di euro allora può competere per la vittoria del campionato. Io mi auguro che li abbiano, altrimenti bisognerà fare un mercato di transizione rivolto ancora ai giovani, che magari diventeranno dei grandi campioni. Sabatini è uno dei migliori in questo senso, però se si fa questo tipo di mercato non si può raccontare che si punta alla vittoria dello scudetto”.
Che giocatore consiglierebbe?
“Ad esempio c’è Piszczek che sicuramente in quel ruolo è uno dei piu forti in assoluto”.
Su Rolando?
“In Portogallo ci sono sicuramente degli ottimi giocatori, come abbiamo visto con Guarin. Io credo che li ci siano giocatori importanti a poco prezzo”.