Le parole del patron rosanero dopo la sconfitta rimediata al San Paolo ad opera del Napoli
PALERMO ZAMPARINI ARBITRI PENSANDO LASCIARE NAPOLI PALERMO / WEB – ”Napoli – Palermo? Gli arbitri ce l’hanno con la mia persona. Sto pensando seriamente di lasciare e lo avrei già fatto, se non fosse per l’affetto dei tifosi”. E’ uno Zamparini amaro quello che ha parlato questa mattina a Radio Radio Mattina sport&news il giorno dopo la sconfitta del suo Palermo per 2 a 0 sul campo del Napoli. ”Ieri sera ero avvilito – ha continuato -. Farò certificare da un ex arbitro nazionale ed uno internazionale, tutte le partite dell’anno scorso e di quest’anno del Palermo con favori contro e a favore e vedrete cosa è successo. Ieri sera abbiamo visto un altro arbitro che ha condizionato il risultato in maniera inverosimile, credo che ce l’abbiano con Maurizio Zamparini, che dice troppe verità, che il palazzo debba cambiare e ragionare e, sia i 12 mesi di squalifica che questi arbitraggi sono la conseguenza di uno che dà fastidio all’istituzione”.
Il patron rosanero ha parlato anche in termini più generali: ”Chiedo sempre che mi mandino arbitri giovani, esordienti, che non hanno la malizia di condizionare un risultato come quello di ieri. Ti mandano i Gava…uno come quello di ieri, ma io sono avvilito per il calcio. Quando si condiziona una gara così non è calcio. Sono le istituzioni che non funzionano. Io vengo dipinto come un matto, ma non lo sono, se non fosse per l’affetto dei tifosi palermitani avrei già lasciato. Sono 20 anni che combatto. Ad alcuni club, specialmente grandi, va bene purtroppo questo sistema”.
Zamparini conclude in maniera amareggiata: ”Anzi è peggiorato, perchè quando c’era calciopoli le Istituzioni controllavano il sistema arbitrale. Oggi non può essere indipendente da qualsiasi controllo. Oggi il sistema arbitrale controlla se stesso e non va bene in qualsiasi istituzione. Io non ce l’ho con Nicchi e Braschi, è il sistema che è sbagliato. Il sistema peggiora, non migliora e non è possibile in una stagione avere 50 decisioni tutte a sfavore”.