ROMA BRUNO CONTI SUL CLUB DELLA CAPITALE / WEB – Il responsabile del settore giovanile della Roma, analizza una stagione che non può essere definita positiva per la prima squadra, ma prende in esame anche la Roma B molto più vincente. Nella sua intervista rilasciata a Radio Manà Manà ha affrontato alcune tematiche del mondo Roma:
Sabatini ti ha chiesto qualcosa su Montella?
“Walter non ha bisogno di questo, conosce il calcio. Non si è parlato di questo, soprattutto in questo periodo ci stiamo concentrando sulle fasi finali, sui Roma Campus. Chi di dovere porta avanti il programma della prima squadra, noi ci dedichiamo più a questo mondo. Da tifoso romanista mi auguro cose importanti. Vincenzo ha un grande preparazione: quando era con noi si andava a vedere il lavoro del Chelsea, del Barcellona, ha insegnato calcio, sia i fondamentali sia il gioco sul campo. Ha dimostrato grande personalità, non è facile. Quest’anno a Catania ha dimostrato di portare avanti un programma importante. Grande soddisfazione, è come quando cresci un giovane, lo stesso è successo anche per Stramaccioni”.
Oltre ai giovani ‘coltivati’, anche i risultati sono stati ottimi?
“Sono anni che facciamo questo. Ci invidiano il nostro settore giovanile per come si lavora: siamo contenti, è la dimostrazione del gruppo che abbiamo. Arrivare ogni anno con tutte e 3 le squadre giovanili alle fasi finali significa che è un lavoro fatto da una grande equipe… Tutti i ragazzi che abbiamo sono selezionati tra le nostre società affiliate dilettantistiche. Quando cominci dagli esordienti devi fare tanti fondamentali: sono fasce d’età che parti da lì e poi arrivano in primavera. Abbiamo sempre dei ricambi per la Primavera ed il bene della società”.
Su chi punteresti tra Florenzi, Crescenzi e Caprari?
“Posso dire una cosa: non puoi capire la soddisfazione quando ho saputo che Caprari andava al Pescara con Zeman. Il lavoro del boemo l’ho vissuto anche con Totti. Ho sentito Caprari, e il lavoro che fa Zeman durante la settimana è incredibile. Quando escono dalla Primavera i ragazzi hanno anche bisogno di queste esperienze”.
Cos’è mancato a Luis Enrique?
“Quando si cambia una gestione, con giocatori giovani anche se di grande prospettiva, ci vuole tempo. Serve pazienza. Io ho sempre sentito parole positive su Luis Enrique dai ragazzi. Sono convinto che questa società e questa squadra avrà un grande futuro”.
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