BIOGRAFIA AVVERSARIO RUBRICA BERETTA / WEB – Ultimo appuntamento stagionale con la nostra rubrica settimanale che delinea il profilo dei tecnici che affrontano la Roma ogni domenica. In questo caso trattiamo la carriera di Mario Beretta, allenatore milanese scelto per traghettare il già retrocesso Cesena al termine di questa stagione negativa. Un vagabondo delle panchine italiane, autore di ottime stagioni soprattutto a Terni e Siena ma anche di alcuni flop da dimenticare.
La carriera da calciatore. Mario Beretta nasce a Milano il 30 ottobre 1958, cresce come grande appassionato di calcio e all’interno di una famiglia dalle radici molto cattoliche. Il giovane Beretta si avvicina al mondo del pallone nel 1976 quando entra a far parte della rosa della Pro Sesto, società lombarda militante all’epoca in Serie D, dove fa pochissime apparizioni. La sua scelta è quella di diplomarsi all’Isef al più presto e cominciare ad insegnare l’attività sportiva, mentre nel frattempo si cimenta ancora da calciatore nella piccola società del Rovellasca e comincia a emettere i primi vagiti da allenatore gestendo il settore giovanile del Centro Schuster, storica società milanese controllata dalla diocesi.
La carriera da allenatore. Il destino di tecnico è praticamente scritto per Beretta, visto che appende ben presto gli scarpini al chiodo preferendo continuare a fare paratica da allentore. Dopo le esperienza come guida nei settori giovanili di alcune società lombarde, nel 1994 gli viene affidata la prima squadra del Corsico, con la quale ottiene un ottimo secondo posto in serie D. Viene notato dunque dalla Pro Patria in C2 dove riesce ad esprimere un buonissimo gioco e ad ottenere un posto nei playoff, venendo però sconfitto dalla Lumezzane. A quel punto il presidente Enrico Preziosi, allora patron del Saronno, lo vuole con sè e lo ingaggia prima con il club lombardo poi la stagione successiva nel Como, sempre di sua proprietà. Beretta comincia a definiris un girovago delle panchine visti i suoi cambi repentini di squadra; nel 1998 passa al Lumezzane senza riuscire ad ottenere grandi risultati, troverà invece stabilità l’anno dopo a Varese in C1, dove resterà per tre stagioni dal 1999 al 2002. Il primo grande salto lo ottiene proprio ad inizio decennio passando in B alla Ternana, dove rimarrà per due anni contribuendo a rilanciare l’immagine del club umbro e ottenendo un ottimo sesto posto il primo anno ma venendo poi licenziato nel 2004 dopo un repentino cambio ai vertici della società. Le sue capacità gestionali non vengono dimenticate e dunque il presidente Campedelli gli dà la grande chance di allenare in serie A il Chievo Verona; l’inizio stagione non è affatto negativa, ma nel finale i clivensi registrano un calo netto e rischioso e Beretta è allontanato per far posto all’ex capitano Maurizio D’Angelo. Ben più positiva la stagione 2005-2006 alla guida del Parma, dove trova una salvezza anticipata che si trasformerà in qualificazione Uefa dopo gli eventi di calciopoli. Nell’estate successiva viene assunto dal Siena dove con qualche fatica di troppo troverà ancora la salvezza a fine torneo; la società toscana non gli rinnoverà la fiducia per l’anno seguente preferendogli Mandorlini, ma verrà richiamato dopo i pessimi risultati di quest’ultimo. Beretta sarà di nuovo decisivo riuscendo ad imbeccare un filotto di risultati positivi ed utili all’ennesima salvezza anticipata. Nell’estate 2008 lo sceglie il Lecce, esperienza però poco vincente visto l’esonero alla 27a giornata per scarsi risultati. Carriera in declino per Beretta negli ultimi anni, che registra esperienze fallite al Paok Salonicco in Grecia, a Brescia al posto di Iachini per sole cinque giornate e infine l’attuale guida del Cesena, arrivato però quando i romagnoli sembravano già spacciati alla retrocessione.
I precedenti con la Roma. Diversi i precedenti di Mario Beretta come avversario dei giallorossi. Il primo è sulla panchina del Chievo nel 2004, un pareggio 2-2 da ricordare per il gol in rovesciata di Montella. Alla guida del Parma nel 2005-2006 ha subito due sconfitte, 4-1 all’Olimpico e 3-0 al Tardini dalla banda Spalletti. Sconfitto ancora sia all’andata che al ritorno la stagione successiva sulla panchina del Siena, con i giallorossi vittoriosi rispettivamente per 3-1 e 1-0. Il primo successo contro i capitolini lo trova nel febbraio 2008 quando i suoi bianconeri umiliano per 3-0 gli ospiti al Franchi, ripagato però dalla stessa moneto e identico risultato a sfavore alla guida del Lecce nella stagione successiva al Via del Mare. Nella sua esperienza a Brescia invece ha solo sfiorato gli incontri con la Roma visto che è stato assunto poche settimane dopo il match d’andata ed esonerato una settimana prima del ritorno. Bilancio nel complesso dunque poco favorevole negli scontri con i capitolini.
Curiosità. E’ stato il terzo tecnico italiano ad allenare in Grecia, dopo Alberto Bigon alla guida dell’Olympiakos e Alberto Malesani al Panathinaikos. Il suo incarico al Paok Salonicco però è durato solo un mese senza nemmeno aver disputato un incontro ufficiale.
Keivan Karimi
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