Il dirigente rossonero propone la figura degli “arbitri di porta” per limitare gli errori dei direttori di gara
MILAN GALLIANI ABETE / WEB – L’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, chiede giustizia direttamente a Abete. Prende metaforicamente carta e penna e invoca l’attenzione del Presidente della FIGC per porre rimedio ai torti cui è stato vittima il club rossonero quest’anno, nello specifico in Milan-Juventus e Catania-Milan. Propone così di istituire la figura dell’ “arbitro di porta” in modo tale che eventuali “sviste” possano ridursi al minimo.
Di seguito il testo della lettera:
“Caro presidente,
come certamente sai, il Milan è stato vittima in due recenti occasioni di altrettanti errori arbitrali: nel corso di Milan-Juventus e di Catania-Milan non gli sono infatti state attribuite due marcature, peraltro decisive ai fini dei risultati, perchè la terna arbitrale non ha visto che il pallone aveva superato per intero la linea della porta. Le persone, e quindi anche chi dirige una partita di calcio commettono inevitabilmente errori. Tra questi ultimi, però alcuni sono davvero molto difficili da accettare, pur mettendo in campo tutta la ragionevolezza e la comprensione disponibili. Tali sono quelli di cui per ben due volte il Milan è stato destinatari. Mi rendo conto che soluzioni tecnologiche, quali quelle proposte da più parti, potrebbero trovare ostacoli e non essere accettate dal sistema; penso però che non vi sia ragione per non adottare anche da noi l’istituto degli arbitri di porta, già praticato dal Uefa in Champions League: non prevede, mi pare, particolari accorgimenti e non ha alcuna caratteristica di »alienità«, ciò che potrebbe invece addebitarsi a sensori, moviole e simili. Attendo dunque il tuo pronto intervento normativo nel senso qui suggerito e, grato dell’attenzione, ti prego di gradire i miei più cordiali saluti”.