JUVENTUS ROMA INTERVISTA CABRINI WEB – L’ex juventino Antonio Cabrini, intervistato da Radio Incontro, ha parlato della super sfida di domenica sera tra i bianconeri di Antonio Conte e la Roma di Luis Enrique. Di seguito le sue dichiarazioni:
Juventus-Roma:
“E’ una delle classiche del torneo. Sarà una partita importante si per la Roma che sta cercando punti Champions, sia per la Juve che sarà di fronte ad uno degli impegni più difficili, da qui a fine stagione, nella corsa scudetto”.
Gara che vedrà a confronto due tecnici carismatici come Conte e Luis Enrique:
“Hanno filosofie di gioco diametralmente opposte, ma entrambe sanno come far girare bene la squadra”.
Sul tecnico asturiano:
“In molte occasioni Luis Enrique ha fatto vedere delle novità importanti a livello di gioco. In un campionato difficile come quello italiano ha portato nuove idee, su tutte quella di puntare in un gruppo fatto di giovani, che anche se molto forti, hanno bisogno di tempo per esprimersi al meglio”.
Per Alex Del Piero sarà l’ultimo Juve-Roma e forse l’ultimo confronto con Totti:
“Sono due bandiere, due campioni per come hanno interpretato il loro ruolo all’interno delle rispettive squadre. Se Del Piero va via o no non lo sò, ma sia lui che Totti rimarranno per sempre nella storia delle proprie squadre”.
Sui terzini sinitri delle rispettive squadre: Josè Angel, Taddei per la Roma e Chiellini, DeCeglie per la Juventus:
“Josè Angel può essere il futuro, ma adesso Taddei riesce a dare più garanzie. Nella Juventus, Chiellini nasce da terzino sinitro anche se è stato molto bravo nel reinventarsi come difensore centrale. De Ceglie è stato in stand-bye per anni riuscendo a ritagliarsi uno spazio importante nel corso di questa stagione”.
Sulla lotta scudetto Milan-Juventus:
“La Juventus ha una condizione fisica migliore, ma il Milan ha giocatori che individualmente fanno la differenza e che sono abituati a vincere”.
Gli Europei di Polonia-Ucraina sono alle porta e Cabrini ha le idee chiare su chi dovrebbe convocare il c.t. Prandelli:
“Per me dovrebbe portare i giocatori che saranno più in condizione al momento da qui ad un mese. Balotelli? Prandelli solo sa se portarlo o meno. C’è da dire che dal mondiale disastroso in Sud Africa la nazionale ha cambiato filosofia crescendo moltissimo ed il merito è del mister che facendo si ha riportato entusiamo nei tifosi”.
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