ROMA INTERVISTA TADDEI / WEB – Ospite a Radio2 all’interno della trasmissione ‘SuperMax‘, il giallorosso Rodrigo Taddei ha rilasciato una lunga intervista al conduttore Max Giusti. Ecco le parole del brasiliano:
Dopo Totti, De Rossi e Perrotta sei una delle colonne di questa Roma. Vieni da San Paolo, conosci Michel Telò?
“Si!”.
A te piace la musica?
“Si, mi piace molto la samba. Ascolto molta musica ma la samba è quella che adoro di più”.
Sono sette anni che sei a Roma. Hai imparato qualche parola?
“Ahò! (ride, ndr) Nello spogliatoglio poi abbiamo due giocatori romani come Totti e De Rossi. Quale parole ho imparato di più? Le parolacce…”.
Tu hai origini italiane. Potresti giocare con la Nazionale.
“Si, ma ho preferito aspettare la convocazione della mia Nazionale. Ora che sono fidanzato con una ragazza romana ho cambiato un po idea”.
Che ne pensi delle trasmissioni sportive italiane?
“Sono modi di fare in tv e radio molto stravaganti. Ognuno ha la propria personalità”.
E’ vero che ti alleni anche dentro casa?
“Si, è una cosa che fanno in tanti. Ogni tanto vado su youtube per vedere qualche numero e cerco di impararlo anche io. Se ho mai rotto un vetro? Ancora no, mi alleno con la palla di spugna (ride, ndr)”.
Fino a qualche anno fa, per un giocatore era conveniente venire a giocare in Europa. Ora il Brasile è cresciuto molto e sta organizzando anche un Mondiale. Per un giovane brasiliano è ancora conveniente venire a giocare in Europa?
“Penso che il Brasile è cresciuto molto. Però l’Europa è ancora un passo avanti. Secondo me si, è conveniente venire in Europa”.
Il gol più importante?
“Quello contro il Real Madrid in Champions League. Il giorno prima del mio compleanno. Mi sono fatto questo regalo”.
E il più bello?
“Tre anni fa contro il Cagliari. Cross di Panucci e l’ho messa sotto l’incrocio in rovesciata”.
E lo hai rivisto?
“Rivedo tutto, anche i gol di stinco!”.
Che consiglio dai ai ragazzi che vogliono diventare calciatori?
“Non mollare mai. Si trovano ostacoli tutti i giorni. Soprattutto è necessario mantenere l’umiltà, non dimenticare le proprie fondamenta e la famiglia”.
Tu hai giocato in molti ruoli. Come gestisci questa tua duttilità?
“Io ho la fortuna di avere la capacità di giocare in molti ruoli. Addiritura in Brasile ho giocato anche il porta. Ho preso gol su rigore ma lo ha calciato Romario!”.
Ti è accaduto di dispiacerti per la cessione di qualche giocatore?
“E’ accaduto poco tempo fa con J.Sergio quando è andato a Lecce. E’ un grande amico e mi è dispiaciuto che andasse via”.
E Adriano?
“E’ un ragazzo d’oro”.
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