ROMA NOVARA INTERVISTA MAZZARANI /B WEB – Andrea Mazzarani, centrocampista del Novara prossimo avversario in campionato della Roma, intervistato da Radio IES parla della sfida di domenica pomeriggio allo stadio ‘Olimpico‘ contro i giallorossi. Di seguito le sue dichiarazioni:
C’è la speranza di fare il miracolo?
“Noi ovviamente ogni settimana ci alleniamo per questo motivo per continuare a sognare e a sperare in questa salvezza che capisco sia un traguardo difficile per tutti. Adesso è meglio non guardare la classifica. Continuiamo così e speriamo di riuscire a fare questo miracolo”.
Rapporto con Tesser?
“Il rapporto con il mister so che mi ha voluto espressamente lui qui a Novara. E’ stato sempre un bel rapporto e ho sempre sentito la fiducia da parte sua. E’ una brava persona ci fa stare bene, è importante e visto che non stiamo messi tanto bene in classifica potremmo non essere al 100%, e invece lui ha questa caratteristica di farci lavorare bene”.
Con Mondonico cosa non è andato?
“Non è che non è andato qualcosa, secondo me avevamo fatto anche il risultato importante a San Siro, non penso che sia andata così tanto male. Non so cosa non è andato, io sinceramente mi sono trovato bene anche con lui. Mi ha insegnato anche qualcosa per il tempo che è stato qua. Non so le scelte della società in base a cosa sono state fatte, ma non penso che sia andato storto qualcosa”.
Per il prossimo anno quali sono le tue aspettative?
“Non sto pensando ora al futuro, ma penso solo a fare bene in questo finale di campionato anche perché sto giocando poco rispetto al girone d’andata, certo che se non riuscissimo a salvare, andrei a fare il ritiro con l’Udinese visto che sono legato con loro. Poi però giocartela ad Udine, non so proprio che dire, sono tre anni che sono sotto contratto ma non riesco mai ad andare in ritiro. La mia aspettativa è giocare con l’Udinese che è la mia squadra di proprietà, poi vedranno loro”.
Eppure si guarda tanto all’estero per i giovani…
“Io ho tutto il rispetto per loro, ma viene data tanta fiducia a questi giocatori che vengono dal Sudamerica e non viene dato lo spazio giusto per emergere e almeno per le squadre italiane dovremmo guardare più in casa propria per far crescere il calcio italiano”.
Francesco Rocca?
“Del mister non posso che parlare bene, perché se sono qua è sopratutto merito suo che mi ha portato in Nazionale quando giocavo in C2 alla Cisco e devo tanto a lui. E’ un allenatore diverso da quelli che ci sono adesso: gli allenamenti suoi sono duri, sono per pochi, che però quando vai in campo ti fanno volare. Ai Mondiali potevamo fare di più perché non ci hanno mandato gente che oggi è importante. Con lui siamo stati bene e per me rimane un esperienza indimenticabile”.
Ti ci vedresti con la maglietta della Roma?
“E’ facile: si, essendo anche romanista per me è un sogno giocare nella Roma. Con Luis Enrique poi sopratutto perché fa giocare bene la squadra palla a terra e due tocchi. E’ ideale per il mio gioco”.
Differenze nel salto tra la B e la A?
“La differenza più importante è che quando vai ad affrontare le grandi trovi giocatori fuori dalla norma, poi l’intensità di gioco e la circolazione di palla. Rispetto alla B c’è un abisso. Se posso dare un consiglio è quello di fare sempre una vita sana e di allenarsi sempre al massimo per dare il meglio di se per sopportare certi ritmi”.
Ti tremeranno le gambe quando scenderai in campo contro la Roma?
“Sappiamo che è una partita difficile e che giochiamo contro una squadra che gioca meglio al calcio. Non mi tremeranno le gambe perché ho già giocato contro la Lazio, sarà una emozione forte, ma se il mister me ne da l’occasione cercherò di fare il meglio per la squadra”.
Totti?
“Io penso che in 13-14 anni che tifo Roma, Totti per me è sempre stato un idolo perché è uno che ha dato più di tutti alla Roma e non credo che i tifosi lo debbano criticare. E’ il più forte di tutti e io non lo criticherò mai”.
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