I biancocelesti perdono per 1-3 così come i bianconeri subiscono la squadra di Tesser e incassano una sconfitta per 1-0
SERIE A RISULTATI / WEB – I risultati della giornata riducono le distanze per la corsa all’Europa della Roma di Luis Enrique. Sia la Lazio che l’Udinese non riescono a superare rispettivamente Bologna e Novara.
La squadra di Edy Reja, che in settimana già guardava oltre la terza posizione in campionato, è schiantata davanti al Bologna perdendo per 1-3. Portanova all’11’ trova il vantaggio risolvendo una mischia in area a seguito di un calcio d’angolo. Il secondo gol è bellissimo: Marchetti salva colpendo di testa su un lanciato Acquafresca, la palla raggiunge Diamanti che al volo da 35 metri trova il bersaglio grosso. A complicare i piani dell’ottimista Reja ci pensa al 43′ Matuzalem, che spintona Diamanti davanti l’arbitro. Rispetto al colpo rifilato a Borini, questa volta la marachella del brasiliano non passa impunita e la sua energia in eccesso la deve consumare solo per scendere le scalette che portano agli spogliatoi. Nel secondo tempo il Bologna tenta di rimettere in partita la Lazio, regalando il più classico degli autogol: Rubin passa imprudentemente il pallone a Gillet spiazzandolo. La partita sembra riaperta, ma qualche minuto dopo è Gonzalez a prendere il rosso per intervento da ultimo uomo su Ramirez. A chiudere le danze è Krhin che trova la rete dopo la traversa presa da Diamanti fissando il risultato sul 3-1.
Anche l’Udinese si ferma di fronte al Novara a causa di un attacco non incisivo come al solito e di un Di Natale non in gran vena. Dunque il Novara riesce a raggiungere la vittoria in casa che mancava dal 26 Novembre trovando il gol al 16′ con Jeda, lesto ad anticipare i marcatori su un calcio d’angolo sul primo palo. L’Udinese ha aumentato i ritmi senza mai trovare l’acuto decisivo: inutile anche il forcing finale con Handanovic a saltare sul calcio d’angolo. Il reintegro di Tesser, subentrato a Mondonico, ha riportato la vittoria, ma il traguardo salvezza è ancora molto lontano.
Sara Mascigrande