CONFERENZA STAMPA HEINZE/ WEB – Oggi il difensore Gabriel Heinze ha risposto alle domande dei giornalisti dopo la disfatta di Bergamo e in vista di una partita fondamentale quale è il derby per tutto l’ambiente capitolino.
Prima della conferenza dell’argentino ha parlato il dg Franco Baldini contestando le ricostruzioni fantasiose dei giornalisti circa la questione di Daniele De Rossi. Smentisce qualsiasi retroscena che non sia stato esplicitamente riferito dai maggiori dirigenti giallorossi commentado con profondo rammarico e una punta di risentimento le “favole” inventate dalla stampa.
“Serve far chiarezza sul fatto che stamattina sono state fatte per l’ennesima volta ricostruzioni assolutamente fantasiose di quello che è avvenuto domenica a Bergamo. Vi è stato detto, abbiamo scelto la strada della trasparenza per dire tutto quello che succede ma evidentemente non serve. O forse è proprio questo che vi dà fastidio perchè evidentemente raccontarvi le cose vi preclude il fatto di poter ricamare con retroscena, o scoop o qualcuno che dice ‘io so e gli altri no’. E allora sono qui perchè vi devo dire ancora una volta che quello che è successo è quello che vi è stato riferito e non altro. Si parla persino di messaggi che si sarebbero scambiati Panucci e Daniele quando ho avuto la fortuna di vedere questi messaggi e dicono cose ben diverse che si racconta che dicano. Si parla di retroscena, situazioni, liti: la situazione è completamente inventata. Vi è stato riferito quello che è successo, non è successo nient’altro che quello che vi è stato riferito. Veramente dispiace perchè abbiamo scelto la collaborazione, la trasparenza con tutti, l’essere sempre disponibili a raccontare, ma se questo che vi raccontiamo e vi diciamo non è tenuto in conto, ma bensì ci si affida a fantomatiche fonti che evidentemente o non esistono o non raccontano la verità, a questo punto fate come volete, fate da soli ma non con noi. Grazie“.
Queste le parole di Heinze:
Due aspetti: l’organizzazione difensiva della Roma ha dimostrato di non essere vincente. Ti sei confrontato con Luis Enrique dal punto di vista tattico? Poi, non si fa che parlare del caso de Rossi: voi giocatori più esperti avete provato a convincere Luis Enrique a farlo giocare lo stesso?
“Sul primo punto, mi piacerebbe sapere cosa si intende per organizzazione difensiva perchè la difesa è composta da dieci giocatori. I primi due gol a Bergamo non sono stati determinati dalla superiorità numerica bensì da errori, io per primo, me ne assumo la responsabilità. Con Luis Enrique parlo di tutto, rispettando i ruoli. Riguardo Daniele, quello che ho detto nello spogliatoio o nell’ufficio, l’ho detto in privato e con riservatezza non lo riferirò attraverso la stampa”.
La società ti ha fatto una nuova offerta riguardo il tuo contratto? Pensi di rimanere a Roma?
“No, niente, non è questo il nostro obiettivo. Mancano molte partite e sia io che la società pensiamo solo alla prossima partita. I contratti acquistano valore quando si concretizzano”.
Il derby è la partita che può salvare la stagione se credete ancora alla Champions…
“Una partita non può salvare una stagione. Ho giocato molti derby vinti e persi non ho mai salvato una stagione con una partita. L’importante è raggiungere gli obiettivi che squadra e società si sono posti. Io guardo una partita alla volta, neanche so che posto occuoa la Roma in classifica”.
La Roma manca un po’ di personalità fuori casa: perchè?
“Vorrei dire che se una squadra ha personalità in casa dovrebbe averla anche fuori casa. Molti calciatori sono giovani e nuovi, hanno cambiato cultura e paese e devo adattarsi. Questo è un fattore che inlfuisce sul rendimento. Alla squadra manca qualcosa in termini di convinzione di poter vincere su tutti i campo anche in trasferta. Ma arriverà con il lavoro e con il tempo“.
In tutta la sua carriera è mai successo un caso simile a quello di De Rossi?
“No, è la prima volta“.
La Roma è destabilizzata per quello che è successo a Bergamo? Perchè tutte queste lacune difensive senza De Rossi?
“La risposta la avrete domenica. Noi lavoreremo per arrivare bene domenica al derby. Su De Rossi, abbiamo giocato bene anche senza Daniele, anche se è un giocatore importante. Non può essere un alibi per delle brutte prestazioni“.
Nelle due peggiori prestazioni della Roma ci sono stati dei provvedimenti disciplinari: dipende dal fatto che il gruppo non digerisce le scelte del mister?
“Il professionista deve adeguarsi alle decisioni del mister, è lui che comanda. E’ vero che il gruppo deve essere in grado di reagire meglio, ma comunque non è una scusa per una prestazione negativa”.
E’ così differente il regolamento di Luis Enrique rispetto a quello delle altre squadre dove hai militato?
“No, sono stato in tanti club e non è il ritiro che influisce sul rendimento della squadra. A fare la differenza è la vita privata che conduce il professionista. Esistono aspetti positivi sia nel ritito che non facendolo. Questo mister impone poche regole che però devono essere rispettate“.
Nel preparare le partite non vi crea problemi la trasparenza della società riguardo i vostri problemi interni?
“No, in questo gruppo non esistono nessun genere di problemi. Se filtrano delle notizie che sono delle menzogne è difficile giustificare poi quello che succede. Non ci sono problemi nè ci sono stati con Osvaldo o De Rossi. Il gruppo deve crescere, essere solido e pensare alla prossima partita rimanendo più unito che mai”.
Gli allenatori sanno leggere le vostre partite… La proposta di Luis Enrique non è troppo difficile per questa stagione?
“Gli avversari fanno il loro lavoro per metterci in difficoltà. Noi vogliamo fare la partita, prendere l’avversario nel suo campo. Non esiste la questione di salvare la stagione, si trarranno le conclusioni alla fine. Il momento della verità è alla fine quando a parlare saranno i fatti“.
Sara Mascigrande
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