ATALANTA ROMA GAUTIERI / WEB – A pochi giorni dal match che vedrà affrontarsi la Roma e l’Atalanta è stato intervistato Carmine Gautieri attuale allenatore del Lanciano, ma ex giocatore di entrambe le squadre.
Di seguito le sue dichiarazioni:
Sei stato in entrambe le piazze. Un ricordo?
“Roma è stato un segno indelebile. E’ una piazza della quale sono innamorato e dove è sempre un piacere ritornare. Sono stato uno dei più fortunati ed è stato un grandissimo onore giocare a Roma. A Bergamo sono stato bene: è una città dove si vive benissimo, dove ho trovato una società perfetta. Mi hanno dato tanto entrambe, ma il ricordo più bello è stato quello di Roma”.
Atalanta-Roma.
“Sicuramente sarà una partita difficile per entrambe. L’Atalanta sarà agguerrita e sicuramente cercherà il risultato per la salvezza, sarà sicuramente una gran bella partita”.
Passaggio da giocatore ad allenatore?
“Quando un giocatore smette non è facile perché ci sono delle situazioni che non vivi. Da allenatore devi stare sempre nello spogliatoio con il gruppo, da giocatore devi fare gli allenamenti e giocare. L’allenatore è comunque un bellissimo lavoro, molto soddisfacente quando vedi che la squadra ti segue. Hai molte più responsabilità da allenatore, in fondo si stava meglio da giocatore”.
Luis Enrique?
“Stimo molto Luis Enrique: la società ha preso un allenatore preparato che ha portato idee diverse, anche se in Italia giudichiamo subito l’operato di un allenatore. Lui sta facendo un grandissimo lavoro e secondo me è uno dei più bravi in Serie A”.
Molti lo accostano a Zeman?
“Io dico che l’interpretazione di gioco di Zeman è completamente diversa da quella di Luis Enrique. Io ho avuto la fortuna di essere allenato da Zeman: lui giocava con due esterni sempre alti, oggi non ce ne sono di giocatori con caratteristiche come le nostre. Io dico che hanno la stessa idea, ma un gioco completamente diverso. Luis predilige il possesso palla, Zeman la verticalizzazione”.
Mercato Roma.
“Io dico penso che la Roma ha fatto un grandissimo mercato di prospettiva prendendo un allenatore giovane e giocatori giovani. Io sono sono convinto che la Roma in due o tre anni può raggiungere obiettivi importanti, deve solo aggiungere due o tre tasselli mentre le altre devono ancora ringiovanire la rosa”.
Totti?
“E’ un’icona del calcio italiano. Bisogna fare un complimento prima all’uomo e poi al giocatore che ha saputo giocare 700 partite sempre ad alti livelli da professionista serio. E’ una fortuna per il calcio italiano“.
Sara Mascigrande
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