TORNEO VIAREGGIO ROMA SANTOS LAGUNA PARLANO SABELLI PIGLIACELLI / WEB – La brutta sconfitta contro il Santos Laguna brucia ancora. Tuttavia, per i ragazzi guidati da Alberto De Rossi, il discorso qualificazione e’ tutt’altro che chiuso. Ecco come Stefano Sabelli, il terzino espulso al 73′ per doppia ammonizione, e l’estremo difensore Mirko Pigliacelli, entrambi classe ’93, hanno commentato questo passo falso:
Roma-Santos Laguna?
Pigliacelli: “E’ stata una partita strana. Noi abbiamo giocato come al nostro solito creando tante palle gol e loro erano un ottimo avversario e sono riusciti con due contropiedi derivati da qualche errore nostro ad andare in vantaggio e vincere la partita”.
Sabelli: “Sicuramente e’ stata una partita diversa dalle altre, ci siamo innervositi perche non ci veniva niente e abbiamo sbagliato tanto sotto porta. Loro sono stati bravi e fortunati a trovare gol su un errore nostro, da li la partita e’ cambiata, per fortuna in 9 abbiamo preso solo due gol contro una squadra che giocava bene”.
Sfortuna?
Pigliacelli: “No, non è sfortuna, siamo una squadra che crea tanto in fase offensiva e capita spesso che ci presentiamo davanti alla porta. Potevamo sicuramente fare meglio, ma io penso che intanto l’importante è che arriviamo sotto porta e che proviamo a concludere. Purtroppo come in questa occasione non sempre non sempre la palla va dentro”.
Sabelli: “Potevamo chiudere la partita sul 2-0 o 3-0 e non avremmo rubato niente. Purtroppo non siamo stati bravi a fare gol, e contro una buona squadra come quella le paghi certe situazioni”.
Espulsioni?
Pigliacelli: “Dal campo non si vedevano bene, poi le ho riviste dalla tv: Politano ha fatto un intervento duro, ma il rosso è stato eccessivo, stessa cosa per Sabelli, non mi sembrava così grave”.
Sabelli: “Matteo Politano forse era solo da richiamare, le mie ammonizioni ci potevano stare e non stare, ma per me l’espulsione di Matteo non c’era e io ho fatto due falli e sono stato punito due volte”.
Proseguo?
Pigliacelli: “Credo che possiamo ancora far molto bene. Anche l’anno scorso non ci ha detto bene, ma non è tutto chiuso, la prossima sarà una partita molto importante che cercheremo di vincere a tutti i costi. Sotto al profilo atletico stiamo tutti bene e siamo fiduciosi”.
Sabelli: “Sicuramente sapevamo che in torneo importante come questo ci sono grandi squadre. Nel nostro girone ce ne sono almeno due, noi da questo momento in poi dobbiamo solo pensare a fare bene e vincere”.
Cosa vi ha detto per motivarvi l’allenatore?
Pigliacelli: “Non c’è bisogno di motivare questa squadra, perché con chiunque giochiamo, sia contro la più forte che contro la più debole, noi andiamo in campo per vincere e per fare bene. Mister De Rossi ci ha solo messo al corrente che erano squadre ben preparate che venivano qui per mettersi in mostra e fare bene”.
Sabelli: “Sia nella prima che nella seconda partita non conoscevamo bene l’avversario. Eravamo preparati a tutto, ma nella prima non conoscevamo nulla, sapevamo solo che era una squadra che stava bene fisicamente e nella seconda niente di niente. Siamo stati colti impreparati anche perché avevamo pochi dati sugli avversari”.
Possibilità reali di vincere il torneo?
Pigliacelli: “Con la sconfitta di ieri è tutto molto difficile. Quello che dobbiamo fare noi in questo momento è scendere in campo con la voglia di vincere e di mettercela tutta. Poi se non passiamo continuiamo con il nostro lavoro e a fare bene come abbiamo fatto fin’ora. Abbiamo tanti obbiettivi come la finale di coppa Italia e il campionato, ora l’importante è crescere ancora”.
Sabelli: “La possibilità c’è, dobbiamo vincere per forza domani. Noi pensiamo a domani e facciamo il nostro poi vediamo le altre squadre cosa fanno. Passando il girone cambia tutto perché avremo la squadra al completo e ci saranno squadre che già conosciamo”.
Quante speranze hai di arrivare in prima squadra?
Pigliacelli: “C’è sempre la speranza, perché la Serie A è un traguardo ambito da tutti, c’è chi quest’anno ha avuto la possibilità e chi no: sono scelte che fa il mister Luis Enrique che ha dimostrato di non aver problemi a portare noi ragazzi in Serie A. Io ora penso solo a lavorare per migliorare”.
Sabelli: “Le speranze sono tante perché il mister ha fatto capire che punta tantissimo sui giovani e non gli interessa il nome e il cognome, basta che da il 100% in campo. Il meglio lo dobbiamo dare noi perché alla fine sono i fatti che parlano”.
Nico Lopez e Ferrante?
Pigliacelli: “La Roma li ha comprati perché vedono in loro delle grandi prospettive. Fortunatamente siamo sempre stati un gruppo unito sia con i più piccoli sia con i nuovi arrivi. Siamo aperti a tutto e li abbiamo accolti bene: sono solo ragazzi come noi che vengono da altre parti. Naturalmente c’è una sana competizione e ognuno sa che deve giocarsi il posto”.
Sabelli: “Sono degli ottimi giocatori perché altrimenti la Roma non li avrebbe presi. Nico si deve ancora ambientare perché è arrivato da poco più di due mesi e come tutti deve migliorare ancora. Ferrante è un 95 che ha dalla sua il fatto di correre e dare il 100%. Sono giocatori che nel corso della stagione ci potranno essere utili come tutti”.
Devastanti in campionato, poco incisivi al Viareggio: avete soluzioni?
Pigliacelli: “Anche in campionato non eravamo partiti bene con la Juve Stabia e il Palermo, poi abbiamo cominciato a macinare e dimostrando quello che dovevamo dimostrare. Sono due anni che a Viareggio non ci va alla grande, non ci sono soluzioni, ma di sicuro non sarà un dramma per la squadra se usciamo dal Viareggio”.
Sabelli: “Anche in campionato eravamo partiti male, ma poi ci siamo ripresi. al Viareggio è un discorso che passa solo la prima e sbagliando una partita rischi di uscire. Il campionato è diverso da tutto perché puoi permetterti di perdere qualche. Non credo che siano cali di concentrazione o un problema fisico. L’anno scorso siamo usciti al Viareggio ma poi alle finali siamo abbiamo battuto in una partita durissima il Varese. Il Viareggio è stancante ma non è un discorso fisico”.
De Rossi dice che Luis Enrique è una grande motivazione per voi?
Pigliacelli: “E’ un allenatore preparatissimo: ho fatto il ritiro con lui e ha un calcio differente da quello italiano, ma sopratutto vede molto i giovani. Io penso che con qualsiasi allenatore ci sia in qualsiasi squadra in Italia ogni giovane ha voglia di giocare ad alti livelli”.
Sabelli: “Sicuramente rispetto agli altri anni ha portato 5-6 giocatori e forse di più ad allenarsi con la prima squadra. Gli altri anni non era cosi. Sapere che un allenatore come quello di una grande come Roma ti guarda e ti vede ti da grande motivazione poi sta a noi dimostra”
Marco Pennacchia
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