L’agente giudica gli alti e i bassi della squadra di Luis Enrique
ROMA INTERVISTA DARIO CANOVI / WEB – Dario Canovi, noto agente Fifa, ha rilasciato una breve intervista per un noto sito web di stampo giallorosso. Ecco le sue dichiarazioni:
La Roma ha superato meritatamente l’Inter mostrando una netta superiorità sui nerazzurri. Tre giorni prima, però, i giallorossi perdevano 4-2 a Cagliari. Qual è la vera Roma?
“Sia l’una che l’altra. Non dimentichiamoci che la Roma ha molti giovani e manca ancora di esperienza. Proprio la parola “giovane” implica questo. La Roma deve trovare continuità di prestazione ma non ce l’ha perchè ha molti giovani in rosa. Ieri hanno giocato tutti al loro livello. Ma mi permetta di dire una cosa che proprio non mi va giù…”
Prego…
“La Roma ha delle lacune incredibili nella rosa per competere a grandi livelli. Manca un difensore centrale e un esterno. Juan non potrà sempre rendere al cento per cento e non sempre potrà giocare come sta facendo ultimamente. Kjaer, a mio avviso, non è un giocatore che fa fare il salto di qualità. E’ vero quello che Luis Enrique, cioè che la fase difensiva parte davanti, ma bisogna avere una base solida partendo da dietro”
Ieri i paragoni per Borini si sono sprecati. E’ vero che potrà essere il nuovo Inzaghi?
“Con i giovani bisogna andare sempre con i piedi di piombo. Borini a Cagliari l’hanno tutti criticato e oggi lo esaltano. Un giovane va aiutato e non criticato aspramente per un errore sotto porta e portato alle stelle per due gol segnati. Spesso la stampa e la critica lo esalta e lo affonda con troppa facilità”
Chiudiamo con De Rossi: ha rinnovato per 5 anni, lei è uno dei pochi che lo aveva detto. Ci sarà la clausola nel contratto?
“La clausola ci sarà. A mio avviso non è tanto per andarsene in futuro ma è per giocare in una squadra competitiva nei prossimi anni. Se il progetto della Roma funzionerà e sarà garantita quella continuità del progetto, rimarrà a Roma. Così come rimarrà a Roma Luis Enrique. Lo spagnolo è uno dei migliori tecnici della Serie A e la società deve cautelarsi a tenersi stretti sia Luis Enrique che De Rossi. Ma se il progetto funzionerà, sia De Rossi che Luis Enrique rimarranno”.