Roma-Fiorentina, Collovati: “Giallorossi a doppia faccia. Bene Lamela e Borini, ma da Bojan mi aspetto di piu'”

Parla l’ex giocatore giallorosso, ora opinionista Rai

Fabio Borini esulta dopo il 3-0 alla Fiorentina

ROMA FIORENTINA INTERVISTA COLLOVATI / WEB – L’ex giallorosso Fulvio Collovati ha commentato il match di ieri tra Roma e Fiorentina, ottavo di finale della Coppa Italia vinto con ampio margine dalla squadra di Luis Enrique. Un primo giudizio sulla Roma vista in campo: “Nella prima mezz’ora ho visto una squadra stranamente timorosa e lenta, come ha confermato anche l’allenatore. Probabile fosse dovuto al fatto di giocare con 3-4 innesti di nuovi  calciatori. Ma nel secondo tempo ho visto la Roma che vuole Luis Enrique: una squadra pimpante, veloce e rapida. Ieri è stata una Roma a doppia faccia. Ovviamente i tifosi si augurano di vedere sempre la Roma del secondo tempo”. Poi un commento sulla ‘linea verde’ giallorossa, quella dei giovani Lamela-Bojan-Borini: “Lamela si sta rivelando un ottimo investimento: non è costato poco, ma è un ragazzo su cui si può lavorare. Se a soli 20 anni riesce dimostrare queste qualità, ha tutto il tempo per diventare il futuro trascinatore della Roma. Borini– ha proseguito Collovati – io lo conosco dai tempi in cui commentavo per la Rai l’Under 21: è un buon calciatore, in linea con quello che chiedono gli allenatori nel calcio moderno. E’ tecnico, rapido, aggressivo: il secondo gol della Roma ieri è arrivato per merito del suo pressing. E’ un attaccante moderno che si adatta a ciò che vuole Luis Enrique dal reparto avanzato. Chi, invece, non è entrato in sintonia è Bojan. Fa molto movimento, ma da lui, considerando che viene dal Barcellona, ci si aspettava qualcosa in più. E’ giovane ed ha ancora tutto il tempo per sbloccarsi”. Infine un commento su Luis Enrique: “A me piace la sua serietà e la sua schiettezza. Ieri in sala stampa, ha ammesso che la Roma nel primo tempo è stata fortunata. In genere gli allenatori girano un po’ a largo, invece lui è uno che le cose le dice in faccia e sicuramente viene molto apprezzato dal suo spogliatoio per questo motivo. È un tecnico che concede a tutti una possibilità e insegna il culto del lavoro: calciatori che all’inizio del campionato erano fuori rosa perché sembravano non far parte del progetto, come Cicinho e Taddei, in allenamento hanno dimostrato di poterserla giocare, e Luis Enrique gli ha dato una chance. Questo, secondo me, dà forza all’allenatore e dà la forza al gruppo”.

Marco Decrestina

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