La società giallorossa risponde alle voci circolate sugli organi di stampa
AS ROMA COMUNICATO UFFICIALE / WEB – L’A.S. Roma fa voce grossa e, con un comunicato, risponde alle voci diffuse da diversi organi di stampa, riguardanti la cena organizzata martedì scorso da alcuni giocatori giallorossi in ritorno da Torino. Ecco il comunicato del club capitolino:
“L’As Roma è costretta ancora una volta a constatare come su molte testate giornalistiche le vicende che riguardano l’attività della squadra, dello staff tecnico o dei dirigenti vengano spesso strumentalizzate, ingigantite o, come nel caso di questa mattina, totalmente inventate. Sono del tutto destituite di fondamento, infatti, le indiscrezioni riportate questa mattina da alcuni organi di stampa e riprese da siti internet e emittenti radiofoniche riguardanti l’allenamento di ieri. In particolare, non risponde al vero che alcuni calciatori si siano presentati in ritardo a Trigoria; che alcuni fossero in condizioni tali da non poter sostenere la seduta di allenamento; che allenatore e dirigenti abbiano stigmatizzato il comportamento dei calciatori; che Luis Enrique abbia ‘strigliato’ la squadra; che fosse ‘imbufalito’, ‘furioso’, ‘inferocito’, ‘indispettito’, ‘su tutte le furie’; che la seduta di allenamento sia stata modificata per le condizioni non ottimali dei calciatori; che la metà dei giocatori presenti sia stata esentata dal lavoro per le condizioni inadeguate. Interesserà ai nostri tifosi sapere che l’allenatore è stato soddisfatto del lavoro svolto ieri e di ogni iniziativa che fortifichi la solidità del gruppo, che tutti i giocatori si sono allenati secondo il programma prestabilito (come si può facilmente constatare dai filmati della seduta trasmessi da Roma Channel) e che la preparazione per la gara con il Bologna prosegue senza intoppi. L’As Roma si vede così costretta a riconsiderare le relazioni con le testate che non hanno intenzione di rispettare la professionalità di coloro che lavorano ogni giorno a Trigoria per raggiungere gli obiettivi prefissati”.
Marco Decrestina