A Gennaio e’ prevista una rivoluzione in casa Roma: il processo di svecchiamento della squadra potrebbe giungere al termine
MERCATO ROMA OUT PIZARRO SIMPLICIO BORRIELLO PER PAULINHO E CORLUKA / WEB – Gennaio potrebbe essere il mese della seconda tappa della rivoluzione giallorossa. La prima c’e’ stata quest’estate. Giocatori come Mexes, Vucinic, Menez, Riise, Brighi, Doni sono state le prime ”vittime”, se cosi’ si puo’ dire, del nuovo corso, anche se alcuni di loro hanno spinto per essere ceduti. Ora, la Roma versa in cattive acque dal punto di vista economico e potrebbe decidere di vendere altri dei suoi pezzi pregiati per fare cassa. Tutto questo rientra nella nuova filosofia: la vecchia guardia non e’ piu’ indispensabile come una volta. Chi non riesce ad inserirsi in questo progetto rischia di fare le valigie, a prescindere dai nomi. Il piu’ importante tra questi e’ quello di Borriello. Ormai se ne parla da troppo tempo: gia’ ad Agosto l’attaccate avrebbe potuto lasciare Trigoria, molto probabile che lo faccia a Gennaio. Per lui c’e’ il Genoa in pole position ma non sono da sottovalutare gli interessamenti di Inter e Paris Saint Germain. Gli arrivi di Gago e Pjanic hanno tolto spazio a David Pizarro e Fabio Simplicio: anche loro potrebbero essere ceduti. La Roma, pero’, deve valutare attentamente la situazione: quanto gioverebbe privarsi di un regista come il cileno, capace di far salire la squadra e di razionalizzare le geometrie di gioco seppur a volte con ritmi troppo lenti? Infine, alla lista potrebbero aggiungersi anche Juan, Cassetti e Cicinho. Naturalmente, queste uscite verrebbero compensate dalle entrate. Sembrerebbe quasi fatta per Paulinho, il centrocampista brasiliano del Corinthians ma alla Roma servirebbe soprattutto un difensore. Nelle ultime ore Sabatini e’ in pressing su Corluka, classe ’86 ed in forza al Tottenham, e su Otamendi, classe ’88, in forza al Porto. Se non dovessero arrivare, e’ sempre valida la pista che porta a Silvestre mentre sembra definitivamente sfumata quella che porta a Van der Wiel, ormai ad un passo dal Valencia.
Marco Pennacchia