Mercato Roma, Borriello – Juve: il punto

Tra i giallorossi e i bianconeri l’accordo c’è, così come con il giocatore. Ora però la Juve deve liberarsi di un attaccante: Amauri

L'attaccante napoletano Marco Borriello

MERCATO ROMA BORRIELLO JUVE IL PUNTO / ROMA  – Una cosa è certa: Borriello alla Juve ci andrà. Ma non è detto che l’affare possa concludersi già in questa settimana, tutt’altro. La Roma da giorni ha raggiunto un accordo con il club bianconero, desideroso di rafforzare il proprio reparto offensivo con l’innesto dell’attaccante partenopeo. Borriello, dal canto suo, non maschera l’entusiasmo per l’imminente trasferimento alla Juve, lui che è già all’opera da un paio di giorni per cercare casa a Torino. Nella trattativa ognuno raggiungerebbe i propri obiettivi: La Roma da una parte vedrebbe snellire il reparto avanzato e dall’altra alleggerirebbe il monte stipendi (cosa non da poco a Trigoria), mentre la Juventus acquisterebbe una punta alle condizioni che voleva. Tutto perfetto, dunque. Eppure l’affare non si è ancora concluso. Il club giallorosso vorrebbe chiudere la pratica nelle prossime 48 ore anche per dare il via al proprio mercato in entrata (Guarin il nome più caldo) e concentrarsi su altri giocatori in uscita da piazzare quanto prima (Cassetti, Pizarro, Cicinho e Okaka). Ma è la Juventus a prendere tempo. La squadra di Antonio Conte, infatti, deve prima liberarsi di qualche giocatore proprio nel reparto offensivo. Innanzitutto di Amauri, ma anche di Toni e Iaquinta. L’obiettivo della Juventus al momento è comunque quello di liberare almeno un posto in attacco, rinunciando magari proprio ad Amauri il cui ingaggio pesa e non poco nelle casse del club torinese. Per il giocatore si parla di un’offerta del Genoa ma anche di un interessamento della Fiorentina, nonché di un futuro all’estero. Quello che conta, però, è che se la Juve non risolverà al più presto la questione, difficilmente potrà accogliere Borriello. Di voglia di vestire la maglia bianconera l’attaccante napoletano ne ha tanta. Almeno quanto quella di tornare a giocare. Di panchina, per ora, ne ha fatta fin troppa.

Marco Decrestina    

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